Strakosha, un'uscita d'emergenza che alla fine però regala una gioia

foto FRAIOLI
di Emiliano Bernardini
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Lunedì 27 Gennaio 2020, 09:30
Un’uscita di emergenza. Per la Lazio e per Strakosha. Poteva essere una domenica nera, è diventata a colori grazie a Pau Lopez, all’Inter e alla Juve. I biancoclesti non hanno praticamente giocato il derby ma si ritrovano in mano un pareggio che vale oro. Da mani nei capelli quel salto nel vuoto di Thomas. Un suicidio. Così come la prestazione dei biancocelesti. Mai vista una Lazio così “brutta”. Tempi sbagliati. Modalità sbagliata. E’ mancata la cattiveria che aveva permesso di far cadere le big e ribaltare partite impossibili. Giusto non essere contenti, sbagliato fustigarsi perché alla fine della domenica calcistica la Lazio si ritrova ad aver addirittura guadagnato un punto sulla Juve. E c’è ancora il recupero contro il Verona da giocare. In caso di vittoria i biancocelesti volerebbero a -2 dalla Vecchia Signora. Ci si poteva aspettare di più, non pretenderlo. Vincere aiuta a vincere ma non deve essere un obbligo. Nella lunga corsa a quella pazza idea chiamata scudetto anche un pari fa la differenza. Era importante non perdere e così è stato.
UN LIMITE
Certo qualche domanda sul modo di uscire di Strakosha bisogna pur farsela. Un portiere di spessore, uno come Peruzzi per dirne uno, nell’occasione esce e travolge tutti facendo sua la palla. Altro che colpo di nuca di Dezko. Altro che figuraccia. Lui no. Si fa fregare come un pollo. Troppo insicuro su quel pallone scodellato. Non certo un cross velenoso. Manda a vuoto tutti. Compresi i suoi compagni. Un colpo basso in un momento complicato. Per fortuna che il collega Pau Lopez fa peggio strappandogli la palma del peggiore in assoluto della gara. Strakosha non è nuovo a certe sbandate. Quest’anno una cosa simile l’aveva già fatta a settembre in Europa League contro il Cluj e con la nazionale albanese. Sulle palle alte fa tremare tutti. Anche nel secondo tempo respinge con i pugni un pallone a palombella trasformandolo in una occasione per la Roma. Ma non sparate al portiere. La Lazio non ne ha altri. Tra le due sfarfallate almeno un paio di interventi fondamentali per tenere in piedi una Lazio svagata. 
PAZZA IDEA
La faccia su una puntata di Dzeko, una facile sempre sul bosniaco e una di piede. La Lazio resta in piedi. Anzi fa pure un passetto in avanti. Qualche rimpianto c’è ma nel Risiko scudetto non si possono sempre invadere territori. Ci si può anche soltanto avvicinare per prendere campo. Inutile pensare a cioè che poteva e non è stato. Sognare lo scudetto si può. Sempre di più. Anche se la Champions resta l’obiettivo dichiarato. Il calendario ora si fa più agevole al netto dello scontro diretto contro l’Inter. La Juve frena e la Lazio plana. Una pazza idea da seguire fino in fondo.
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