Lazio, stasera a Napoli per l'operazione sorpasso

foto ROSI
di Alberto Abbate
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Giovedì 22 Aprile 2021, 07:30

Lì dove il mare luccica, torna a contare l’Europa. Dissoltasi in 48 ore la follia della Superlega, fra Napoli e Lazio sarà sfida Champions vera. Per questo Inzaghi – ancora positivo - ha caricato la squadra (in ritiro da ieri nella città partenopea) da casa nell’ultima video-riunione tecnica. Il vice Farris lo ha fatto al suo posto in conferenza: «Dopo essere tornati in alto con cinque vittorie di seguito, per noi questo è un importante esame di maturità per la classifica». Significherebbe sorpasso, a quota 61, ottenere i tre punti di stasera, con una partita in meno col Torino, che andrà quasi sicuramente ridisputata. Ai biancocelesti potrebbe pure andar bene un pari, ma poi servirebbe per forza lunedì contro il Milan la vittoria. 
SETTIMANA DECISIVA
Si decide tutto in questa settimana, sperando che possa essere risucchiata nella corsa anche la Juve (impegnata con Parma e poi Fiorentina) oltre l’Atalanta. Inutile però fare troppi calcoli ora: «Ci attende uno scontro diretto, dobbiamo dare continuità e tornare coi punti a Roma. Siamo pronti e disposti alla battaglia». Bisogna ringhiare al condottiero Gattuso in faccia perché pure il Napoli è tornato a lottare a sua immagine e somiglianza: «Non giudico il loro cammino perché ogni numero parla. La squadra azzurra ha vissuto un periodo di difficoltà ma ne è uscita poi rafforzata nella posizione dell’allenatore e nella qualità del gioco e dei propri elementi in rosa. L’avversario è certamente temibile, non a caso domenica sera l’abbiamo visto mettere seriamente in difficoltà l’Inter capolista. Non pensiamo dunque nelle rotazioni per il Milan, ma solo a questa partita». Perché la Lazio deve pure sfatare il tabù San Paolo, oggi Maradona. 
SERIE NO
Regna un sostanziale equilibrio (49 successi rispetto ai 59 della formazione azzurra), ma il dato si complica se si prendono in considerazione le gare disputate dai biancocelesti in trasferta: il Napoli non perde da 6 partite consecutive (5 successi e 1 pareggio) in casa. L’ultima vittoria dei capitolini però, risalente al 31 maggio 2015, fu decisiva per la qualificazione ai preliminari di Champions proprio a discapito dei partenopei all’ultima giornata. Un precedente che rende ancora più intrigante il prossimo confronto, fondamentale per la lotta al quarto posto senza sé e senza ma. Chiunque perda, potrebbe dire definitivamente addio a ogni sogno di gloria. Potrebbe avere meno motivazioni Gattuso (in silenzio stampa) sulla carta, ma è il suo orgoglio a fare la differenza, nonostante sia da tempo in rotta con De Laurentiis e forse il prossimo anno già sulla panchina della Fiorentina. Quella biancoceleste – nonostante la forte stima di Lotito - al momento è lontana perché, non appena si riprenderà, Inzaghi rinnoverà sino al 2025 con tanto di firma. 
FESTA 
Ne hanno riparlato il presidente e Simone in una delle ultime chiamate di cortesia.

Ieri il numero uno biancoceleste era al Circo Massimo insieme alla sindaca Raggi per il lancio dei paracadutisti della Lazio in occasione dei festeggiamenti del 2774esimo Natale di Roma. Per la prima volta, fra le righe, ha fatto capire la sua posizione su quanto successo con la Superlega: «Il calcio deve essere didascalico e moralizzatore. Oggi più che mai, questi principi sono fondamentali per proseguire nel nostro cammino e realizzare un futuro roseo non comandato dai soldi, ma dalla lealtà». Una frecciata al piano di Agnelli finito in frantumi prima della meta? 

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