Lazio, Sarri: «Basic è pronto ma deve ambientarsi. Luis Alberto è in crescita»

Lazio, Sarri: «Basic è pronto ma deve ambientarsi. Luis Alberto è in crescita»
di Daniele Magliocchetti
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Venerdì 27 Agosto 2021, 12:25 - Ultimo aggiornamento: 12:43

Sarri torna a parlare dopo la prima giornata. Sempre concentrato sul campo e poco sul mercato. Lo vede come un fastidio, tanto che si aspetta che la sua Lazio possa migliorare ancora di più. A Empoli l’unica cosa buona, sentendolo parlare, sono stai i tre punti. Tanto lavoro ancora da fare, insomma.

Le parole di mister Sarri

Cantiere aperto - «Dobbiamo migliorare un po' in tutto, farlo sotto tutti gli aspetti, prima sul baricentro della squadra, troppo basso nella ripresa. Abbiamo margini di miglioramento in entrambe le fasi di gioco, vediamo se piano piano riusciamo a salire. Non sono percorsi lineari, di una crescita lineare, ci saranno momenti di crescita e di bassi.

Ma questo lo abbiamo previsto».

Allarme difesa - «Luiz Felipe siamo sicuri che non abbia subito un infortunio serio, ha fatto accertamenti, sono negativi, oggi valutiamo se può essere della squadra o meno, infortunio lievissimo. Ed è già importante».

Il nuovo arrivato e il mercato - «Basic è pronto fisicamente, ha fatto tre partite in Francia, è da inserire, l'inserimento non può essere come con Pedro, arriva da un altro campionato e parla una lingua diversa, ci sarà tempo e modo per ambientarsi».

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Lo Spezia e il debutto all'Olimpico - «Partita che lascia preoccupazioni per gli avversari. Lo Spezia è una squadra dinamica, aggressiva, contro cui sarà difficilissimo giocare. Dovremo stare attenti e cercare di sbagliare meno cose. Bisogna sperare che ci siano condizioni climatiche favorevoli. Ho visto qualche minuto di partita ieri, ho visto che giochiamo su un campo indegno per la città di Roma, raramente ho visto un campo in queste condizioni. Ci sono tantissimi motivi di preoccupazione da parte mia».

Modulo - «Qualcuno ha visto qualche tratto di un nostro allenamento della settimana scorsa e ha pensato a un cambio di modulo. Abbiamo fatto un po' il 4-3-1-2, ma perché era il modulo adottato dall'Empoli. Stavamo mimando gli avversari, tutto qua. Nessun cambio di modulo».

I campioni lasciano l'Italia - «I risultati delle nazionali non corrispondono ai campionati. Ci sono pochi giocatori del paese stesso, in Inghilterra non ci sono tantissimi inglesi e in Italia non ci sono tantissimi italiani. Il calcio inglese ha una forza economica decisamente superiore. Ma questo non rappresenta tutto, i giocatori vanno e vengono, contano le idee, in Italia ora mi sembra che ci siano».

Vicenda Kanemovic - «Non lo so se resta, dipende dall'evoluzione dal mercato negli ultimi giorni. Mi sto concentrando poco sul mercato, molto su quello che dobbiamo fare e che stiamo facendo sul campo. È un'anomalia del calcio moderno, la gestione delle partite amichevoli e del campionato a mercato ancora aperto. Mi sembra una follia del calcio moderno, se ne può discutere. Dal 1 giugno al 10 settembre, i giocatori sono 70 giorni fuori con le nazionali tra impegni e pausa per recuperare. Un'altra logica che non riesco a capire».

 

Capitolo Luis Alberto - «Il ragazzo è in crescita, dobbiamo gestire una fase di transizione. Piano piano ma alla fine ci riusciremo. Prima c'era l'abitudine a giocare con una punta e mezza e cinque difensori, adesso con tre attaccanti e quattro difensori. Dobbiamo abituarci a qualcosa di estremamente nuovo. Nelle ultime due partite, col Sassuolo e con l'Empoli, abbiamo privilegiato il dare solidità alla squadra, questo non vuol dire che Luis Alberto non sia per noi un calciatore importantissimo. È un giocatore qualitativo, a me quelli di qualità piacciono sempre».

Ruolo Basic - «Basic non l'ho visto molto, quel poco: l'ho visto come interno sul centrosinistra. Utilizza entrambi i piedi bene, penso possa essere usato in entrambe le posizioni, anche sul centrodestra. Un giocatore di inserimento, al momento lo escludo davanti alla difesa».

Europa League - «Non possiamo spendere energie per una competizione che inizia tra 20 giorni. La vogliamo fare in modo estremamente impegnativo, con l'aggiunta della Conference League sale di un gradino per la difficoltà. Non è semplice, i gironi fino all'anno scorso potevano essere abbordabili, ora è complicata fin dall'inizio».

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