Lazio, il turnover di Sarri funziona: 20 giocatori ruotati nelle ultime 4, due vittorie e qualificazione in Conference

Poco importa che, fra Coppe e campionato, siano appena 22 i giocatori impiegati in assoluto. Nessuno nei primi 5 campionati europei ne ha utilizzati meno, ma ora c'è un primo responso

Lazio, il turnover di Sarri funziona: 20 giocatori ruotati nelle ultime 4, due vittorie e qualificazione in Conference
di Alberto Abbate
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Sabato 25 Febbraio 2023, 08:13 - Ultimo aggiornamento: 27 Febbraio, 08:59

Gira la rosa, le spine si staccano. Rincalzi e baby non saranno ancora all'altezza dei titolari, ma ora Sarri ha imparato a trarne il massimo beneficio. Almeno nelle ultime due settimane era utile e necessario, un esperimento per non mollare niente sino all'ultimo. Addirittura a Cluj arriva il terzo risultato utile consecutivo. Per carità, sporco, ma nell'emergenza totale bisognava badare al sodo. E allora adesso va comunque esaltato questo prezioso 0-0, che vale il passaggio del turno ed è di buon auspicio pensando già ad andata e ritorno degli ottavi di Conference, incastonati in 20 giorni di fuoco, prima dello stop. Cinque gare sino al 19 marzo, ma la Lazio nelle ultime 4 ha usufruito di 20 rotazioni, ottenuto due successi e un pareggio. Poco importa che, fra Coppe e campionato, siano appena 22 i giocatori impiegati in assoluto. Nessuno nei primi 5 campionati europei ne ha utilizzati meno, ma ora c'è un primo responso: il turnover biancoceleste funziona contro avversari modesti (Cluj e Salernitana), a maggior ragione con il ritorno di Immobile al gol (3) e questa benedetta difesa di ferro. Lì davvero cambiano gli interpreti, ma il muro è lo stesso.

CATTIVERIA

Il 16esimo clean sheet stagionale in Transilvania mancina record: è il secondo in trasferta e di fila in Europa, come non accadeva da dicembre 2021.

Anche l'X factor (il terzo nelle ultime sei gare europee) ora diventa amico, soprattutto perché lontano dalla Serie A la Lazio fatica ancora a trovare un buco in cui metterla dentro. Tre gare di digiuno, tante volte quante nelle precedenti 10 partite a livello europeo, 16 considerando ogni competizione in ballo. L'astinenza in tre trasferte di seguito non si registrava da oltre un ventennio. Sarri è al fianco dei tifosi, che pretendono maggior concretezza dopo il palleggio e più cattiveria vedi Vecino - nelle occasioni a portata di tiro. I biancocelesti invece concludono male e poco. Allo stadio Constantin Radulescu anche per colpa di un terreno orrido, ma non basta come alibi per il nuovo anno. Va trovato un altro rimedio.

RIENTRI

Col senno di poi il Laziaretto si rivela comunque un'opportunità del Fato per forgiare ancora di più lo spirito di questo gruppo unito. Tutti credono al progetto, danno il proprio contributo. Ora può tornare la vera Lazio, l'infermeria si sta già completamente svuotando. Oggi si saprà se anche Zaccagni (ieri aveva ancora la febbre) sarà disponibile almeno per la panchina dopodomani sera con la Samp all'Olimpico. Riecco Romagnoli, occhio a Casale, Cataldi e Marusic diffidati e a rischio Napoli. Pedro giocherà con una mascherina sul naso operato. Milinkovic ha superato da due giorni l'influenza intestinale, ora toccherà a Sarri fare le scelte a centrocampo. Con Luis Alberto è sbocciato l'amore, ma il Mago e Sergej schierati insieme dall'inizio - hanno portato appena 13 punti (su 42) alla Lazio. Non può essere un caso, Vecino garantisce maggior equilibrio e si ricandida per un posto sotto il Vesuvio. Luka Romero deve fare molto di più per insidiare i titolari e convincere Sarri e Lotito a investire 5 milioni di commissioni sul suo talento. Non c'è rosa senza piccole spine, figuriamoci a Formello.
 

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