Lazio, ora accontentate Sarri: Carnesecchi, Romagnoli e Casale per firmare il prolungamento

Il tecnico brinda al 5° posto col suo staff, ma attende il mercato

Lazio, ora accontentate Sarri: Carnesecchi, Romagnoli e Casale per firmare il prolungamento
di Alberto Abbate
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Lunedì 23 Maggio 2022, 08:41

ROMA Credito acquisito con il risultato, non solo col bel gioco. Dunque, ora ascoltatelo. Il giorno dopo il quinto posto centrato, Sarri brinda già al futuro. Offre il pranzo a tutto lo staff che lo ha aiutato, con cui a breve si ritroverà per pianificare la preparazione nella sua villa di Castelfranco. Maurizio ha già chiesto a Lotito un paio di figure per ampliarlo, è in ballo il club manager di raccordo fra la presidenza e lo spogliatoio. C'è fermento, adesso bisogna accelerare il passo. Perché il tecnico ha fatto il suo: ha centrato l'Europa League sopra la Roma, migliorato la posizione dello scorso anno, forgiato un gruppo che era devoto a Inzaghi e pian piano ha sposato il nuovo credo. Tare non lo ha aiutato a gennaio, nel prossimo mese Sarri lo attende al varco con Lotito, che a sua volta vorrebbe ampliare con Fabiani l'organigramma societario. Guai a ripartire da zero.

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Nel bene e nel male, bisogna ricominciare da questi numeri dell'ultima Lazio: +16 gol (77 a 61), ma anche 3 reti in più subite (58 a 55) rispetto al 2020/21, a conferma che il problema lì dietro è cronico. Sarri è stato un martello, ma ora Acerbi andrà via (in piedi lo scambio con Rugani), Luiz Felipe è già svincolato e deluso per non essere nemmeno stato salutato dalla società, dopo aver rifiutato il rinnovo. Maurizio pretende Romagnoli e Casale al loro posto, Emerson Palimieri terzino sinistro: la Lazio vuole accontentarlo. Anche su Carnesecchi, con cui c'è un accordo da tempo: le alternative sono Vicario e Luis Maximiano. La novità è che Reina alla fine ha deciso di restare come secondo, col rinnovo automatico. La priorità resta la porta, dopo aver sistemato la regia, anche se Sarri sa benissimo che Marcos Antonio (più mezz'ala) avrà bisogno di 4-5 mesi per assestarsi come vertice basso.
VECINO ESCE DALLA LISTA
Servono tanti soldi per fare il grosso del mercato, Milinkovic rischia di finanziarlo: «Noi non vendiamo nessuno», risponde tuttavia di nuovo Lotito ai tifosi, che sabato sera gli intimavano di non cederlo.

Ma il serbo vuole fare il salto e, di fronte ad almeno 65 milioni, c'è una promessa all'agente Kezman per accontentarlo: niente Juve, il Manchester United è in pole, il Psg dietro. Sergej rimane abbottonato sul futuro, ma fa un bilancio sul passato: «È stato un anno incredibile, in cui ho superato i limiti perché ho dato tutto e continuerò a farlo». Difficilmente ancora alla Lazio. Il sogno di Sarri sarebbe Loftus-Cheek per sostituirlo, ma il vecchio pupillo Allan potrebbe liberarsi gratis dall'Everton.

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Non arriverà Vecino: un'altra novità è che persino Sarri ha deciso di rinunciare all'uruguagio. Sull'esterno, oltre Bourigeaud del Rennes, è concreta l'idea Takumi Minamino del Liverpool. In attacco Immobile, capocannoniere con 27 reti per il quarto campionato, ha già scelto come vice il 34enne Ciccio Caputo. Sarri è d'accordo, ma Tare e Lotito (che ha sondato Lasagna) remano contro. Così Maurizio ha chiamato di nuovo Dries Mertens, in trattativa per il rinnovo col Napoli, ma ancora in bilico.
GARANZIE E CLAUSOLE
Con il pugno battuto sul cuore sotto la Nord, Sarri è sempre più capo-popolo. E i tifosi stavolta sperano nella sua intransigenza sugli 8 rinforzi richiesti per mettere la società con le spalle al muro e poter ammirare una super Lazio. Forse per questo, lo stesso tecnico vorrebbe aspettare Auronzo per firmare un rinnovo, che ora ha materialmente in mano. In realtà, però, il suo avvocato sta lavorando per inserire nel nuovo contratto (sino al 2025) alcune clausole con una doppia exit strategy (valida per entrambe le parti) per decidere di proseguire o meno il rapporto. In quel caso, la sigla di Maurizio potrebbe arrivare in qualunque momento. C'è una garanzia sul futuro.
 

 

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