Lazio, Sarri senti Zoff: «Io non rinuncio a Luis Alberto»

Lazio, Sarri senti Zoff: «Io non rinuncio a Luis Alberto»
di Alberto Abbate
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Domenica 24 Ottobre 2021, 00:16

Ne ha vinti e vissuti tanti, di campionati, super Dino Zoff. L’ex portiere, allenatore e presidente della Lazio, avverte Maurizio Sarri: «Quest’anno sarà davvero dura la lotta per la Champions. Sarà fondamentale che i biancocelesti riescano a restare in corsa sino alla fine». 


Come giudica questa Lazio?
«Sinora è normale, poco spettacolare. Vediamo se riesce a fare di più. Ho visto quasi tutte le gare, cose buone e altre meno. Ancora manca una quadratura, siamo alle prove tecniche. Ci vuole un po’ di tempo per assimilare tutti gli schemi e i movimenti del nuovo mister».


Come nel 1994, quando Zeman passò dal suo 3-5-2 al 4-3-3?
«Quel cambiamento fu meno traumatico, con Rambaudi in più in campo». 


Verona è un altro esame di maturità dopo Bologna, visto l’andamento altalenante con le piccole?
«Siamo ancora all’inizio, è presto per dare giudizi o tirare le somme.

Le motivazioni sono fondamentali, ma il vero problema è che la squadra non è ancora codificata alle idee dell’allenatore. Non c’entrano le grandi partite, pure in altre sfide minori si sono viste prestazioni alterne. In Coppa, contro il Marsiglia, ottimo finale, discreta invece la prima parte. È importante che Sarri recuperi tutti gli uomini a disposizione». 


Si riferisce a Luis Alberto e al fatto di non schierarlo più insieme a Milinkovic? 
«Questa è un’idea del nuovo allenatore. Sarri la pensa così. Io da fuori vedo un centrocampista fortissimo, anzi sino a ieri  imprescindibile nella formazione biancoceleste. Non si può rinunciare alla qualità di un giocatore simile».


Possibile allora sia una punizione per qualche comportamento?
«Tutto è possibile, ma se uno all’improvviso non gioca, o scende in campo saltuariamente, non può essere soddisfatto certamente».


Eppure anche la società è con il tecnico e potrebbe rimetterlo sul mercato a gennaio.
«Io, uno così, cercherei sempre di recuperarlo…».


Massima emergenza in difesa oggi al Bentegodi. Perché Radu è in bilico, nonostante sia quasi l’ultima scelta obbligata?
«Sarri ha detto che non è al massimo della condizione. Ci sta poi il ballottaggio con Marusic, che ha gran fisico ed è un ottimo giocatore. L’anno scorso il montenegrino ha fatto bene anche in quella posizione nella difesa a tre».


Prima Inzaghi e poi anche il nuovo tecnico. Perché si continua a preferire il 39enne Reina al giovane Strakosha?
«Per me sono buoni entrambi, ma un portiere va studiato in allenamento tutti i giorni. L’allenatore decide sempre chi gli dà garanzie maggiori. Sicuramente lo spagnolo è più bravo coi piedi, ma io parto sempre dal concetto che un estremo difensore deve saper stare bene in porta e parare».

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