De Giovanni: «Il mio amico Sarri alla Lazio, un Pasquino a misura di Lotito»

De Giovanni: «Il mio amico Sarri alla Lazio, un Pasquino a misura di Lotito»
di Daniele Magliocchetti
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Martedì 1 Giugno 2021, 07:30

Maurizio de Giovanni, scrittore e sceneggiatore, autore di romanzi gialli famosi, napoletano doc, tifoso del Napoli, estimatore e amico di Maurizio Sarri. Meglio di lui, pochi lo conoscono. «Una persona fantastica che ama il suo lavoro ed è facile amare, spero proprio che vada alla Lazio, meglio della Juve sicuro».

Ci presenti Maurizio.

«Oltre a essere il migliore allenatore italiano, è un uomo di straordinaria sensibilità, un ottimo compagno a cena, una persona di gran cultura, intelligente, con cui si può parlare di qualsiasi cosa. È ovviamente innamorato del calcio: non è un lavoro, è un hobby che è diventato un lavoro. Sa considerare il mondo per come è, persona migliore per quell’ambiente».

Sa che potrebbe allenare la Lazio?

«Non vedo l’ora, mi ero demoralizzato a vederlo alla Juve. Nella capitale, la gente impazzirà e lo amerà. La piazza giusta per lui».

E come allenatore?

«Per me ci sono i gestori e i maestri di calcio. I primi si presentano bene alla stampa, non escono mai dal seminato, anche nei momenti difficili hanno il sorriso come Allegri, Mourinho. Poi ci sono i maestri di calcio, quelli che hanno un’idea di calcio e riescono ad orchestrare come una meravigliosa sinfonia la squadra che hanno a disposizione».

Come lo vede a Roma?

«Sarri guarda il campo, l’ambiente lo smuove poco, lo vedo che andrà ad abitare vicino a Formello: lavoro casa, casa e lavoro.

Non è uno che si mette a girare per la città, ha un’applicazione totale al lavoro. Ma poi Roma, uno che ha la cultura di Maurizio, la conosce bene».

Nelle vostre chiacchierate c’era più calcio o più cultura?

«Ha letto i miei libri, ma lui adora Bukowski. Ha la passione per il cinema e ama molto anche gli animali. È un uomo dalle mille risorse».

Come lo vede nella Lazio attuale?

«Inzaghi giocava con la difesa a tre, inserimento dei centrocampisti, calcio in profondità ma con poche deroghe. Sarri ha un’idea diversa, tiene palla, costruisce gioco, muove tutta la squadra ed è corta. Molti giocatori della rosa come Luis Alberto potranno crescere ulteriormente. Poi vicino a sé, avrà Igli Tare che so che stima parecchio e fa bene perché è il miglior ds d’Italia. Ci metterà poco a far vedere gran calcio».

Immobile?

«Ricordo che Higuain con Maurizio si è espresso a livelli incredibili. Ciro lo vedo benissimo, sarà una risorsa incredibile».

Non è un personaggio facile?

«Non è il massimo della diplomazia, quello che pensa dice. Ma con Lotito lo vede bene, si intenderanno a meraviglia».

Mourinho e Sarri?

«Sono diversi. Se dovessi puntare sul sicuro successo tra uno dei due, punterei su Maurizio».

A quale personaggio romano accosterebbe Sarri?

«A Pasquino perché ha la battuta sempre pronta, dissacrante ed è molto attento alla politica. Ha delle idee e le dice».

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