Lazio, Sarri: «Questo è un girone tosto. Pecchiamo in cilindrata mentale»

«In Europa si gioca così, con ritmi e intensità elevati, un'aggressività forte e bisogna adeguarsi»

Lazio, Sarri: «Questo è un girone tosto. Pecchiamo in cilindrata mentale»
di Valerio Marcangeli
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Giovedì 6 Ottobre 2022, 21:52

È un Sarri convinto a metà quello che si presente nel post partita di Sturm Graz-Lazio. L’obiettivo era ripartire dopo il crollo di Herning, ma in Austria non si va oltre lo 0-0. Manca ancora la vittoria in trasferta in Europa, ma il tecnico prova a vedere il bicchiere mezzo pieno: «La prestazione secondo me a livello mentale non l'abbiamo sbagliata, ma abbiamo sbagliato tecnicamente. Abbiamo subito l’aggressività, ma una squadra che non c'è mentalmente non avrebbe portato a casa nemmeno il pari.

Una prestazione imprecisa tecnicamente si accetta con più serenità.

Poi nel secondo tempo potevamo anche vincere». I meriti sono stati degli avversari, ma qualche demerito ce l’ha avuto anche la Lazio: «Penso ci siano entrambe le componenti. Abbiamo perso palloni per la loro pressione, ma anche per qualche errore banale nostro».

Lazio, Sarri: «Abbiamo peccato in qualità anche per il campo. Questo è un girone tosto»

Errori dipesi anche dal campo: «L’aspetto negativo di stasera è la qualità. La nostra percentuale di passaggi riusciti è stata troppo bassa. Il campo non era di livello ottimale e sicuramente ha influito». Poi un pensiero sul girone: «Questo girone è roba tosta perché una squadra appena sbaglia un approccio viene travolta.

Noi abbiamo spesso un'idea sbagliata delle squadre straniere perché si pensa che se una squadra non gioca in un campionato di primo livello è una squadra modesta. In realtà ormai in tutti i campionati d'Europa le due o tre squadre d'élite sono forti. Se serviranno 7 punti per passare il girone? Se tre li faremo col Feyenoord sì, ma potrà restare tutto in ballo fino alla fine. Ora pensiamo a Firenze e poi dobbiamo sfruttare questo doppio turno interno che ci può portare avanti».

Lazio, Sarri: «Non soffriamo il fattore campo. In Europa bisogna adeguarsi a ritmi elevati»

Difficile d’altronde reggere i ritmi europei: «L'Europa League attuale è di livello più alto rispetto a prima di quando è stata istituita la Conference. Poi in Europa si gioca così, con ritmi e intensità elevati, un'aggressività forte e bisogna adeguarsi». Spazio pure per Milinkovic: «Quando si gioca così spesso la serata negativa dal punto di vista tecnico è da mettere in preventivo e quando ho visto che non era la sua partita l'ho sostituito». Infine sulle parole in conferenza in merito a una rosa non pronta: «Era un riferimento alla cilindrata mentale.

I 2mila possono giocare una volta alla settimana e per giocare ogni quattro giorni bisogna avere un 4mila di cilindrata». Poco cambia il calore degli stadi in trasferta per il tecnico: «L'atmosfera è stata bella, ma sono stato tre anni a Napoli, non è che mi impressiono. Se togliamo il Midtjylland, l'ultima partita fuori casa l'abbiamo persa a gennaio. Non direi che soffriamo il fattore campo». Infine sugli acciaccati: «Gila penso abbia al massimo una contrattura per il dolore sentito. Romagnoli ha avuto un disturbo gastrointestinale a fine gara».

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