Lazio, Sarri: «Testa solo all'Atalanta, poi la programmazione». E sui calendari si lascia andare a una frecciatina

Le dichiarazioni del tecnico biancoceleste alla vigilia della sfida contro l'Atalanta.

Maurizio Sarri (63), allenatore della Lazio
di Valerio Marcangeli
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Venerdì 21 Gennaio 2022, 17:15 - Ultimo aggiornamento: 17:16

«Programmazione? In questo momento penso solo all’Atalanta. A 24 ore da una partita così bella non penso ad altro, poi penserò ad altre cose», Sarri presenta così la sfida contro i bergamaschi. Il tecnico della Lazio è tornato a parlare in conferenza stampa a Formello in vista del match di domani sera, non dimenticandosi una punzecchiata ai soliti calendari: «Il calendario è questo ed è chiaro che escano delle storture, non può esser altrimenti. Si sta spolpando l’osso a tutti i livelli».

Due vittorie di fila e due clean sheet. la Lazio sta crescendo in difesa?

«Abbiamo avuto una buona solidità difensiva a Salerno contro una squadra che in quella versione aveva poco potenziale offensivo, poi abbiamo fatto una buona prova contro l’Udinese con un discreto potenziale offensivo.

Domani vedremo contro una squadra dal grande potenziale offensivo che risposta daremo. Il margine di errore sarà ridotta».

Sarà una partita con tante occasioni come all’andata e utile per entrare nella zona Champions?

«Non so se avremo possibilità di arrivare in zona Champions, nelle ultime cinque gare abbiamo fatto 10 punti. Ora dobbiamo proseguire una crescita che sta venendo fuori nelle ultime partite. Poi parlare prima è sempre difficile. Ad esempio Lazio-Udinese in campionato era finita 4-4 e martedì il risultato di 0-0 si è protratto oltre i 90 minuti».

Gasperini è l’allenatore che ha affrontato più volte: chi è cambiato maggiormente da quel primo Crotone-Pescara?

«Penso che siamo cambiati molto tutti e due come è naturale che sia. Uno in 17-20 anni cambia, non ci sono soluzioni alternative».

Come arriva al match la Lazio?

«Abbiamo dato la sensazione di essere una squadra in crescita e alla ricerca della continuità. Dovremo farlo anche a livello di prestazione, poi il risultato dipende da piccoli particolari».

Atalanta e Fiorentina possono essere un lasciapassare per il discorso della programmazione?

«Saranno due partite difficilissime, contro due avversari forti. Della Fiorentina lo dissi tre mesi fa. L’Atalanta si sta confermando da anni su livelli importantissimi. Sono due squadra che ci possono dare grandi indicazioni».

Su Zaccagni e Luiz Felipe…

«Non so che farà Luiz Felipe a fine anno. Qui c’è la ferma volontà di volerlo tenere. È un ragazzo che sta crescendo e dà la sensazione di poter dare ancora molto. La volontà di tutti è quella di trattenerlo. Zaccagni vedremo se oggi sarà in grado di allenarsi o proveremo domattina».

Su Milinkovic e Luis Alberto…

«Anche nella partita di Bergamo hanno giocato loro due quindi stanno crescendo, stanno facendo bene entrambi. Poi la partita di domani è difficile, ma in questo momento mi stanno soddisfacendo».

Su Leiva e il riposo in più dell’Atalanta…

«Il calendario è questo ed è chiaro che escano delle storture, non può esser altrimenti. Si sta spolpando l’osso a tutti i livelli. Si fa un mondiale che non so più neanche a quante squadre si farà in inverno, forse 60, in Qatar. Si toglie il gol in trasferta in Europa e ciò significa che il 50% delle sfide terminerà ai supplementari. Poi c’è l’ipocrisia del Fair Play Finanziario e le liste bloccate. Si gioca ogni tre giorni, fate almeno tesserare 30 giocatori. Leiva sta bene. Ha fatto una serie di boni ingressi nelle ultime partite. In Coppa Italia l’ho tolto perché non volevamo rischiare nulla per domani».

Sotto quale aspetto la squadra deve crescere e non la convince?

«Si deve trovare la capacità di fare in modo di portare le gare dalla nostra parte, soprattutto con certe prestazioni. Lo svolgimento del match di Coppa Italia non doveva prevedere i supplementari: dobbiamo concretizzare ed essere più cattivi per portare il risultato nella direzione della partita. A volte degli sbandamenti di pochi minuti hanno complicato le gare».

Sulle scelte in difesa?

«Secondo me Patric ha fatto bene in queste partite. In fase di impostazione ci dà roba perché dal punto di vista tecnico è di ottimo livello. Chiaro che non è un centrale puro. In più dobbiamo ancora valutare che opzioni avrà l’Atalanta in campo».

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