Lazio e arbitri, la battaglia non è finita. Sarri denuncia un retroscena: «Ci dicevano che l’avremmo pagata». L'Aia smentisce

Dopo il match con il Napoli il tecnico rischia di essere deferito

Lazio e arbitri, la battaglia non è finita. Sarri denuncia un retroscena: «Ci dicevano che l’avremmo pagata». L'Aia smentisce
di Alberto Abbate
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Lunedì 5 Settembre 2022, 08:10 - Ultimo aggiornamento: 6 Settembre, 09:23

ROMA La vendetta arbitrale spaventa più della sconfitta. Per carità, la vittoria del Napoli è meritata, ma spesso gli episodi possono fare la differenza. La spinta a Luis Alberto sul pareggio di Kim, considerata da Sozza una carezza, eppure molto simile a quella di Petagna, al quale era stato annullato un gol proprio contro il Napoli al Monza. Ancor di più il rigore non concesso a Lazzari sulla gomitata di Mario Rui, senza nemmeno il consulto né l'intervento del Var. Sarri non ci sta e denuncia un retroscena: «Stiamo sui cogli... agli arbitri, è palese, e ce lo dicono pure nel sottopassaggio dopo Bologna: Vi siete comportati male e questa è la conseguenza». L'allusione pesante del tecnico è a una frase che sarebbe stata pronunciata da Piccinini a Torino e poi da Valeri nell'incontro del 22 agosto a Formello, dopo le proteste del Comandante e dei suoi uomini alla prima giornata: «Pagate quello che avete fatto in casa».

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Ovviamente, smentiscono i vertici dell'Aia, orgogliosi della direzione di Sozza e infastiditi dalle esternazioni dell'allenatore biancoceleste, che in conferenza e in privato sabato sera aveva chiamato anche Lotito (lungo colloquio nella pancia dell'Olimpico nel post-partita) in causa: «Fossi nel presidente chiedere un incontro a Rocchi come prima cosa». Il patron si muoverà, ma pubblicamente non ha intenzione di metterci la faccia.
L'INQUIETANTE STATISTICA
Così al suo posto parla Marco Gabriele, dirigente addetto all'arbitro della Lazio ed ex fischietto di Serie A: «Il rigore su Lazzari è solare e anche la spinta su Luis Alberto sul gol di Kim.

Se non a evitare queste sviste, a cosa serve la tecnologia? Inoltre, anche in questa gara la Lazio ha subito una gestione dei cartellini incomprensibile e a senso unico. Serve più uniformità». Già, su alcune decisioni può esserci discrezionalità, ma diventa inquietante il dato dei cartellini ai nastri di partenza. E fa scattare la rabbia di Sarri, polemico sì, ma non certo ingenuo a tal punto da spingersi a farsi deferire (oggi la Procura aprirà un'inchiesta) per la sua accusa, se non per paura di un trend che rischia di compromettere l'annata. La Lazio, in queste prime cinque giornate, ha commesso 50 falli e conta 15 ammonizioni sinora. I biancocelesti, quindi, ogni 3,3 infrazioni ricevono un giallo. Alla squadra di Sarri vengono fischiati mediamente 10 falli a match e riceve tre cartellini a incontro. Impietoso il confronto con le altre big del campionato. L'Inter ha 58 infrazioni, 8 gialli, uno ogni 7,25 falli, con una media di 1,6 ammonizioni a gara. Il Napoli ha commesso 52 falli, con otto ammonizioni, una ogni 6: una media di 10,4 falli a partita e 1,6 ammonizioni a incontro. Come l'Inter. Il Milan conta gli stessi falli dei cugini nerazzurri (58), ma ha incassato 13 gialli, quindi un cartellino ogni 4,46: con 11,6 infrazioni ogni 90', 2,6 ammonizioni a partita.

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La Juve come la Lazio ha collezionato 50 falli, ma ha ricevuto 8 cartellini gialli, quindi uno ogni 6,25 falli: 1,6 sanzioni di media a partita, nonostante le scorrettezze medie siano 10 a match. La Lazio, quindi, numeri alla mano, per gli arbitri è la formazione più cattiva tra le big nel rapporto fra falli commessi e ammonizioni ricevute. La statistica è confortata anche da quanto accade alle avversarie. Le squadre che hanno giocato contro i biancocelesti, nelle prime cinque giornate, hanno accumulato 66 falli e subito solo 7 ammonizioni, quindi un giallo ogni 9,4 violazioni. Clamorosa la disparità con quanto invece accade ai biancocelesti. I numeri diventano inquietanti, dopo Lazio-Bologna: gli uomini di Sarri hanno ricevuto 47 falli, con un solo giallo sbandierato a un avversario (Brozovic in Lazio-Inter, all'83' per proteste), quindi mediamente - nelle ultime quattro partite - la Lazio subisce 11,75 scorrettezze a partita, a fronte di 0,25 cartellini mostrati dai direttori agli avversari. Ora a Formello temono ulteriori ritorsioni.

 

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