Serata da incubo per la Lazio all'Olimpico. In un solo colpo i biancocelesti perdono il passo in campionato, l'imbattibilità di Provedel, ma soprattutto Milinkovic per il derby. Va tutto storto contro la Salernitana che si impone con Candreva, Fazio e Dia. Colpaccio della squadra di Nicola che ribalta il gol iniziale di Zaccagni e si porta a casa la prima vittoria in trasferta con quella di Sarri che crolla per la seconda occasione tra le mura amiche.
Primo tempo sbloccato dal lampo di Zaccagni
Non è certamente una Salernitana arrendevole quella che approccia il match dell’Olimpico, ma la prima occasione ghiotta ce l’ha la Lazio all’8’.
Dalle parti di Provedel invece non arrivano pericoli, ma i granata restano stabilmente nella metà campo biancoceleste. La trappola di Nicola sembra funzionare, ma al 37’ arriva il primo segnale di pericolo col palo di Pedro e tre minuti dopo sulla prima invenzione di Luis Alberto, Zaccagni batte Sepe con un sinistro sotto le gambe. Lampo determinante per sbloccare una partita difficile e andare negli spogliatoi in vantaggio.
La Salernitana ribalta il match nel secondo tempo
Pronti via nel secondo tempo la Lazio dà subito l’idea di voler allungare. Occasionissima per Vecino su torre di Felipe Anderson, ma l’uruguaiano spreca davanti a Sepe. La Salernitana però non abbassa il capo e al 51’ trova addirittura il pareggio. Lancio di Mazzocchi per Candreva che si inserisce alle spalle di Marusic e beffa Provedel con un pallonetto perfetto interrompendo l’imbattibilità dei biancocelesti che durava da sei partite.
La squadra di Nicola si fa pericolosa, soprattutto in contropiede. Sarri capisce che serve una scossa e inserisce Milinkovic al posto di un Luis Alberto spesso spaesato. Per gli ospiti invece Dia rileva Bonazzoli. La Lazio prova ad accelerare, ma dal 68’ la partita dell’Olimpico diventa un incubo. Segnano Fazio e Dia portando il risultato sul 3-1 per gli ospiti, ma la notizia peggiore arriva al 73’ col giallo per Milinkovic e la conseguente squalifica per il derby. Il finale si fa sempre più nervoso con tante perdite di tempo e cartellini. Sarri ci prova con Cancellieri e Basic, ma ormai la frittata è fatta.