Lazio, a Formello si riapre la fabbrica del sogno

Lazio, a Formello si riapre la fabbrica del sogno
di Alberto Abbate Valerio Cassetta
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Mercoledì 6 Maggio 2020, 09:30
Cappellino e bici, ecco il ritorno spensierato fra i banchi di uno dei più attesi, il sergente Milinkovic. Dimagrito di quattro chili, con una tabella specifica per riprenderli. A casa, lì ad appena 300 metri, non aveva i pesi, adesso in palestra dovrà rimettere su i muscoli nelle gambe e nei polpacci. Sergej non è affatto preoccupato, non pensa alle parole di Tare («Vedremo il suo futuro») né a tutte le voci (Psg, Real e Juve di nuovo sotto) di mercato, ma soltanto alla Lazio. Resta composto a suo modo. Intanto bentornato a lui e a tutti i suoi compagni a Formello: «E ora andiamo a prenderci questo scudetto», l’eco delle battute goliardiche al Fersini fra uno scherzo e l’altro. La Lazio è al settimo cielo solo a sentire l’odore del campo. Poco importa che il campionato resti in bilico. Ci credono ancora tutti al rientro, anzi le motivazioni adesso si raddoppiano. I calciatori fremono per riprendere il loro cammino record. Inizialmente dovevano esserci solo loro ieri nel centro sportivo, poi lunedì a mezzanotte è arrivata pure la chiamata allo staff tecnico. Il motivo? Nella lunga riunione organizzativa con Lotito, il ds Tare si è battuto con i medici (contrari, anche per quanto scritto nel comunicato del Viminale) affinché pure Inzaghi e i preparatori fossero sul terreno. Così ieri Simone era lì, insieme ad alcuni suoi uomini, a dettare i tempi col fischietto. Nessuna traccia di pallone, questo è solo il momento del ricondizionamento atletico. 
PROTOCOLLO 
Non si può stare più di due ore dentro Formello. Distanze di sicurezza rispettate nel dettaglio, squadra divisa in due gruppi e poi in altri da quattro il primo giorno. Test sierologici per tutti e – in casi dubbi, lo sa bene Immobile dopo il terribile mal di gola di fine febbraio – i tamponi, nessun positivo e un grande sospiro. Così riecco già di mattina alle 10 Adekanye, Parolo, Jony, Caicedo e Luis Alberto testare il manto erboso, rigorosamente visionato dal dt Peruzzi in tutto questo periodo. Immobile, Acerbi e Milinkovic nel turno del pomeriggio alle 18. In realtà Ciro era stato anche nei giorni precedenti a Formello, era uno dei più scalpitanti ed emozionati per questo ritorno: «È fondamentale ritrovarci nel nostro ambiente. Siamo sotto controllo e ci possiamo allenare nel migliore dei modi. Ovvio che il nostro è uno sport di gruppo, perciò quando ti ritrovi ad allenarti da solo è più difficile mentalmente, è molto differente. Quando si parla di ricominciare con tutte le misure del caso siamo i primi a volerlo fare. Vogliamo tornare a svolgere il nostro lavoro, a divertirci e a far divertire la gente». Speriamo non sia solo un’illusione.
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