Lazio terzultima per approccio ai secondi tempi: ora l'inversione di tendenza diventa vitale per la corsa Champions

Considerando solamente i primi tempi, i biancocelesti sarebbero primi in classifica con 47 punti

Lazio terzultima per approccio ai secondi tempi: ora l'inversione di tendenza diventa vitale per la corsa Champions
di Valerio Marcangeli
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Martedì 7 Febbraio 2023, 12:12 - Ultimo aggiornamento: 9 Febbraio, 08:42

Ci risiamo. La Lazio passa in vantaggio contro il Verona grazie a un gioiello di Pedro, ma il colpo di testa di Ngonge rovina la festa. Ancora una volta i biancocelesti chiudono la prima frazione in vantaggio, ma nella ripresa sono costretti a cedere il passo. Un’abitudine che ormai sta diventando un vero e proprio limite visto che finora è costato 17 punti alla corsa Champions della squadra di Sarri.

Sarri: «Non basterebbe nemmeno uno psicologo»

Il tecnico lo riconosce e dopo aver rivelato di aver apprezzato come i suoi calciatori hanno condotto il match, ha anche ammesso ai microfoni di Dazn: «Gli approcci al secondo tempo ci stanno costando tanto.

Lavorarci, però, non è mai semplice, si parla di risvolti mentali che coinvolgono 25 teste, quindi penso che sarebbe un’impresa ardua anche per lo psicologo più affermato d’Europa. Stiamo cercando di prenderne atto, il che sarebbe già un qualcosa di importante». Un qualcosa che di certo permetterebbe un percorso più lineare verso i primi quattro posti della classifica.

 

Lazio terzultima per l'approccio ai secondi tempi

Ancora una volta la Lazio crolla al rientro dall'intervallo. Considerando solamente i primi tempi i biancocelesti sarebbero addirittura primi in classifica con 47 punti e una media incredibile di 2,24 a gara. Nelle seconde frazioni invece scendono al settimo posto con 33 punti, ma soprattutto sono terzultimi per i gol subiti nei primi quindici minuti delle riprese. Quello di Ngonge è stato il sesto, stesso dato del Milan in netta difficoltà, dell'Inter e dello Spezia. Peggio finora in campionato hanno fatto solamente la Salernitana con 7 (e una partita in meno) e il Bologna con 11. Uno score negativo costato la possibilità di ritrovarsi in solitaria al terzo posto in classifica. Ecco perché ora diventa necessario un cambio di rotta per la squadra di Sarri.

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