Lazio, Gabriele Paparelli onora la memoria di De Falchi: «Un bacio al cielo». Ma compaiono nuovi oltraggi per il padre Vincenzo

Ancora oltraggiata la memoria di Vincenzo Paparelli a causa degli sfottà tra laziali e romanisti

Lazio, Gabriele Paparelli onora la memoria di De Falchi: «Un bacio al cielo». Ma compaiono nuovi oltraggi per il padre Vincenzo
di Valerio Marcangeli
1 Minuto di Lettura
Domenica 4 Giugno 2023, 22:08

Ancora una volta infangato il nome di Vincenzo Paparelli ed è la violenza ad avere la meglio sullo sport. Stamani Gabriele, il figlio del tifoso della Lazio ucciso nel derby del 28 ottobre 1979 con un razzo lanciato dai tifosi della Roma, aveva postato sul proprio profilo Facebook un messaggio dedicato ad Antonio De Falchi, sostenitore giallorosso morto in un agguato fuori San Siro il 4 giugno del 1989 prima di Milan-Roma: «Al contrario di mio padre... Almeno tu riposi in pace! Nel ricordo un bacio al cielo».

Vincenzo Paparelli ancora oltraggiato tra social e scritte sui muri

Questo il messaggio assieme a una foto del giovane tifoso romanista nell’anniversario della tragedia, nonostante negli ultimi giorni se ne fossero tornate a leggere di tutti i colori sul padre scomparso quasi 44 anni fa. Da «razzo in faccia» a «10, 100, 1000 Paparelli», fino ad alcune scritte comparse sui muri della Capitale e firmate dai tifosi della Roma. In una fuori al cimitero Verano si leggeva: «31/05 se tirava Tzigano era centro assicurato», ed è stata prontamente cancellata da alcuni tifosi biancocelesti dopo l'appello su Facebook di Paparelli jr. Ne è comparsa anche un’altra: «La para Paparelli», in risposta a uno sfottò per la finale persa dalla Roma col Siviglia: «31/05… Lo tira Mancini!». Passano gli anni, ma ancora non c’è pace per la famiglia Paparelli.
© RIPRODUZIONE RISERVATA