Lazio, ecco Muriqi ma scoppia il caso Acerbi

Lazio, ecco Muriqi ma scoppia il caso Acerbi
di Daniele Magliocchetti
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Lunedì 7 Settembre 2020, 07:30 - Ultimo aggiornamento: 18:30
Acerbi sbatte la porta in faccia a Lotito. Dal ritiro della Nazionale, il difensore esce allo scoperto e non è tenero per niente Parole dure che fanno capire bene il malessere che sta vivendo il giocatore. «Rinnovo? Ho letto delle cose non vere, sia per le cifre richieste sia per quelle offerte – ha spiegato il biancoceleste alla Rai -. Le cose si fanno nelle sedi opportune, non sui giornali. Credo di aver portato sempre rispetto alla società e mi aspetto lo stesso. Mi ha dato fastidio e se è questo l’atteggiamento che hanno e andranno avanti così, forse il rinnovo non sarà più nella mia testa». In realtà nessuno della società ha mai parlato apertamente e pubblicamente del contratto di Acerbi, ma il giocatore ha il nervo scoperto sin dal lockdown, da alcune cose che sono state promesse dal presidente, una è sui due mesi di stipendio l’altra è la situazione legata allo staff sanitario e come è stata gestita la faccenda del nutrizionista internamente, visto che è un professionista che conosce e a cui è legato. Il Re Leone, insomma, parla del rinnovo, ma la sensazione è che ci siano altre cose che non gli sono andate giù. Francesco è uno che quando promette una cosa la mantiene e vorrebbe ricevere lo stesso trattamento. Si vocifera che ci possa essere una squadra dietro le sue esternazioni e di club interessati non ne mancano, considerato il valore del giocatore, ma Acerbi non il tipo di giocatore che usa certi stratagemmi. Tornerà a Formello e ci sarà un chiarimento, difficile che le strade si possano separare, se non altro perché il suo contratto scade nel 2023. 
SOFFERENZA 
Intanto a Formello è in arrivo Muriqi. Quel Vedat che il direttore sportivo Igli Tare insegue almeno da un paio di stagioni. Non è costato poco a Lotito, ben 17,5 milioni di euro più 2 di bonus, ma su di lui il direttore albanese è pronto a scommettere a occhi chiusi. Più di quando lo fece con Milinkovic. Si tratta dell’acquisto più costoso dopo quello di Zarate. Ai più è sconosciuto, ma la storia di questo gigante del Kosovo e il percorso effettuato dalla sua città natale fino alla Lazio in Champions, promette scintille. «Gioca ogni partita come se fosse l’ultima.. Un combattente nato», assicura Challandes, il ct del Kosovo. Muriqi, è un uomo dei Balcani, una terra piena di cicatrici. E’ cresciuto durante la guerra. Insieme alla sua famiglia si è barcamenato per sopravvivere, scappando dall’orrore in tenera età, rifugiandosi in Albania. Non è stato facile per Vedat, ma lui è riuscito ad emergere probabilmente grazie a tutta quella sofferenza patita durante la guerra. «Tutto quello che ho passato nella mia vita, è sempre in campo con me», ha detto diverse volte il calciatore. L’unico della Lazio con cui ha giocato è Strakosha, ai tempi dell’Under 21 albanese, ma è stato per poco, visto che appena la Fifa ha riconosciuto il Kosovo, Vedat non ci ha pensato sopra due volte. Alcuni lo paragonano a Lewandoski, perché, nonostante la statura, non è il classico centravanti d’area di rigore anzi è uno che aiuta la squadra ed è tecnico, innamorato dei colpi di tacco. Arriverà nella Capitale domani per le visite mediche e firmare il contratto di cinque anni, anche se non sarà subito a disposizione di Inzaghi per via di uno stiramento.
LE TRATTATIVE
Dopo Muriqi, arriverà anche Mohammed Fares. Oggi si chiuderà con la Spal sulla base di 7,5 milioni di euro più 1,5 di bonus. Dopodiché, Tare si concentrerà sul difensore. Dopo la cessione di Bastos in Turchia, il dirigente preme per un centrale da dare a Inzaghi. In pole c’è Kim Min Jae, il sudcoreano del Beijing, che tanto piace al dirigente albanese. Ma occhio sempre a Kumbula, se il Verona abbasserà le pretese, si può ripartire.
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