Lazio, il sergente riparte da Milano

Milinkovic (foto Marco Rosi)
di Alberto Abbate
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Giovedì 11 Aprile 2019, 07:30
E’ stato massacrato, è l’unico a non aver mai detto una parola fuori posto. Ha ingoiato, pedalato. Ora sarà pure diventato mediano, ma a 24 anni prende sempre i compagni per mano. Senza Milinkovic, la Lazio non può arrivare lontano. E allora si riparte da Sergej. Da San Siro a San Siro, è aggrappata ai suoi piedi l’ultima speranza Champions. Ormai 10 giorni fa segnò all’Inter, la rete numero 100 in trasferta della gestione Inzaghi. In quello stesso stadio può consumarsi l’aggancio (con una partita in meno) ai rossoneri. Peccato solo che, nelle ultime due gare, siano stati dispersi per strada 5 punti. Chissà cosa sarebbe stato se almeno col Sassuolo avesse giocato dall’inizio Milinkovic. Invece è entrato soltanto dopo 69 minuti e con una capocciata delle sue per poco non ha trafitto Consigli. La sua assenza è stata pagata a caro prezzo, è la conferma che non si può rinunciare a questo serbo. Fisicità, tecnica, colpi di classe ed improvvisazione, Sergej racchiude tutto in ogni sua azione. A Ferrara aveva fatto tanta fatica, così il mister aveva deciso di farlo rifiatare domenica scorsa. Contro il Milan si affiderà però ancora a lui per centrare in Lombardia un’altra impresa. Milinkovic torna dal primo minuto in quello che da un anno è annunciato come il suo prossimo stadio. 

CENTRO
Sarebbe dunque meraviglioso che a strappare a Gattuso la Champions fosse proprio lui, il desiderio neanche troppo nascosto rossonero. Si era sbloccato dieci giorni fa con una big, adesso Milinkovic a Milano vuole il bis. Ha firmato contro l’Inter il suo quarto centro, vuole replicarsi col Milan in campionato. Non aveva mai segnato a una grande negli altri 28 confronti di Serie A, adesso c’ha preso gusto e ha ancora più benzina. Inzaghi forse si sarà pentito di averlo fatto riposare contro il Sassuolo, ma adesso Sergej può essere davvero l’arma più lucida a centrocampo. Inutile quindi piangere sul latte versato, date a Milinkovic un’altra palla e si solleverà sul mondo. Poco importa che fra i pali possa tornare il gigante Donnarumma, chiedete ad Handanovic cosa succede quando Sergej decide di volare sulla luna. Nemmeno stavolta avrà pietà, non toglierà la testa né il piede, anche se il Milan a giugno vorrebbe portarlo dalla sua parte: Leonardo c’aveva provato la scorsa estate, ha cominciato a riparlarne a gennaio, non demorderà (nonostante l’ennesimo richiamo sul fair play) a fine maggio. Milinkovic però pensa solo a conquistare la Champions con la Lazio. Anche perché poi potrebbe essere diverso il suo futuro.
 
MERCATO
C’è un derby milanese per Milinkovic, ma fra le due litiganti ci sono pure club galattici. Da mesi in Spagna assicurano che il Real Madrid busserà davvero alla porta, Zidane al momento del suo sbarco in panchina lo ha messo nella lista. Eppure nelle ultime ore è tornata di moda anche un’altra pista: le squadre di Manchester si sarebbero rimesse in fila. E’ tornato ai suoi livelli, così su Sergej tornano anche i riflettori. S’era svalutato il suo cartellino nei primi mesi, gli avevano dato addirittura del mercenario (dopo il rinnovo) i tifosi. Invece ora son tornati gli applausi e per Lotito la valutazione da 100 milioni. i suoi piedi né l’anima al Diavolo. 
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