Milinkovic, in dolce attesa ad Auronzo: il futuro sarà lontano dalla Lazio

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di Emiliano Bernardini
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Martedì 23 Luglio 2019, 07:30 - Ultimo aggiornamento: 10:47
dal nostro inviato
«Non sono arrivate offerte per Milinkovic» giura da giorni Lotito. O meglio nessun tentativo di strappare Sergej alla Lazio è stato soddisfacente. Ma è chiaro che tutto ruoti intorno a lui. Il presidente non ha fretta. D’altronde è uomo di parola e a manterrà come già fatto l’anno passato trattenendolo. L’offerta, allettante, del Milan arrivò proprio sul gong e venne rifiutata perché Tare non aveva in mano un possibile sostituto. Stavolta, invece, dirà di sì anche l’ultimo giorno di mercato, se dovessero arrivare i fatidici 100 milioni che chiede per il Sergente. Il serbo è sereno. Tutt’altra musica rispetto allo scorso anno quando mostrava il broncio e segni d’insofferenza. Ride, scherza con i compagni e in campo è sempre decisivo. Ieri, ha trascorso il giorno di riposo (hanno lavorato solo Strakosha, Luiz Felipe e Leiva) in totale tranquillità. Niente “mattane” come due anni fa quando decise di tornare in hotel a bordo di un elicottero. Stavolta si è accontentato di una seggiovia e di uno strudel in alta quota insieme al nuovo arrivato Vavro, a Badelj e a Marusic. Un serbo, uno slovacco e un montenegrino, questione di affinità di sangue che in casa biancoceleste non conosce diversità.  Vive questo suo momento con la testa libera. Sa benissimo di essere il gioiello di casa Lazio e che mezza Europa lo corteggia. Prima o poi arriverà l’affondo decisivo. Inzaghi fa gli scongiuri da giorni ma sa bene che resistere fino al 2 settembre, giorno di chiusura del mercato estivo, sarà difficilissimo. Sergej è la pedina che fa fare il salto di qualità all’intero gruppo. Insomma l’uomo giusto per andare in champions.

MESSAGGI A KEZMAN
Milinikovic non è proprio un separato in casa, piuttosto un uomo in attesa. Un’attesa resa serena dalla promessa di Lotito che dal canto suo lancia chiari messaggi a Kezman che finora non è riuscito a creare l’occasione. E attenzione agli ottimi rapporti con il super procuratore Mendes che da tempo vorrebbe fare da intermediario nella trattativa. Lui sì che in passato ha accontentato il presidente biancoceleste. Nessun colloquio con il giocatore, ma di fatto da chiarire non c’è nulla. Serve solo l’offerta giusta. Manchester United e Psg lo seguono anche se per bocca dello stesso giocatore non c’è stato ancora nessun contatto. La società sa che prima o poi arriverà il momento dei saluti e non vuole correre rischi. Ecco perché Tare è già alla ricerca del nuovo Sergej. D’altronde i soldi derivanti dalla sua cessione servono a far riaprire un mercato che in caso opposta sarebbe già chiuso. In pole c’è sempre il turco del Trabzonspor Yusuf Yazici. Somigliano molto a Milinkovic per caratteristiche fisiche e tecniche. Unica “pecca” del nazionale turco è che usa sempre e solo il piede sinistro. Ha un contratto fino al 2022 ma il ds biancoceleste è sicuro di riuscire a portalo a Roma. Anche perché l’entourage del giocatore ha fatto sapere di essere disponibile a chiudere per 15 milioni. C’è da battere anche la concorrenza del Lille che insiste molto per averlo ma la sua offerta è stata dichiarata inadeguata. Il Trabzonspor spera si scateni un’asta, tanto che il presidente Ahmaet Agaoghu ha sottolineato: «Non abbiamo necessità di venderlo». Un’altra pista, ma meno calda porta a Dominik Szoboszlai del Salisburgo (accordo trovato con il giocatore ma non con il club). L’ungherese è concentrato sulla nuova stagione che inizierà venerdì. Il suo procuratore ha fatto sapere che non c’è nulla di concreto soprattutto alla luce del fatto che Milinkovic è ancora della Lazio. Non solo Sergej perché Tare lavora anche allo sfoltimento della rosa: Di Gennaro in prestito per un anno alla Juve Stabia, il Catania si è detto interessato a Tounkara. Oggi si torna in campo, doppia seduta e domani amichevole contro la Vitus Entella. 
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