Lazio, l'attacco secondo Inzaghi: squalificati Caicedo e Immobile, lo scudetto nei piedi di Correa

Lazio, l'attacco secondo Inzaghi: squalificati Caicedo e Immobile, lo scudetto nei piedi di Correa
di Alberto Abbate
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Giovedì 2 Luglio 2020, 09:30
 Il cuore oltre l’ostacolo. Ora solo quello può aiutare la Lazio a lottare ancora per lo scudetto. Lo si è visto a Torino, nella sesta rimonta collezionata in questo campionato: è la seconda (dopo la Fiorentina) di seguito, solo l’Atalanta in Italia ha un simile bottino, in Europa nessun altro. I biancocelesti sono caduti subito, hanno sbagliato, si sono rialzati e hanno lottato sino all’ultimo. Hanno ribaltato il risultato, Immobile e Parolo, fra i peggiori nel primo tempo. Sono saliti in cattedra i talenti Milinkovic e Luis Alberto: «Perché noi non molliamo mai e tutto può ancora succedere. Forza Lazio». Con loro c’è Inzaghi in campo, il grido di Chinaglia dalla tribuna però ora è quasi disperato. Sono squalificati Immobile e Caicedo, il baby Adekanye è ancora ai box, rimane solo Correa in avanti per sabato. La Lazio contro il Milan giocherà senza la sua coppia d’oro (Ciro-Luis Alberto, 34 gol e 20 assist in tandem, meglio di Dybala-Ronaldo) e senza attacco. Non solo, Inzaghi continua a perdere un uomo dietro l’altro. Sotto la Mole Marusic non è entrato, gli esami hanno evidenziato una ricaduta al flessore, che lo aveva tormentato l’anno scorso: una lesione fra il primo e il secondo grado, il suo campionato (come Lulic) rischia d’essere finito in anticipo. Sulle fasce toccheranno gli straordinari a Jony e Lazzari, per fortuna c’è un Lukaku redivivo. Il belga ha messo il cross da cui è scaturita le rete del successo. Questo adesso è l’appiglio a cui s’aggrappa tutta la Lazio: chiunque subentra, supera i propri limiti dando il massimo. 
EMERGENZA
La forza d’animo come antidoto d’ogni malanno. Dovrà stringere a tutti i costi i denti, Cataldi, a centrocampo. Gli uomini sono contati perché Inzaghi dovrà per forza spostare un gioiello in attacco oppure cambiare modulo. A supporto di Correa, Milinkovic o Luis Alberto. Oppure entrambi nel caso in cui il tecnico dovesse optare per un 3-4-2-1: i due scalerebbero e andrebbero ad aiutare la mediana a turno. Diventa comunque fondamentale il recupero di Cataldi per qualsiasi piano. L’ex Primavera era uscito con l’Atalanta malconcio, gli accertamenti avevano scongiurato (piccolo stiramento di una parte della caviglia) il peggio. E’ stato rimesso in piedi, ma ha riposato col Toro. Non è al top, ma giura d’essere pronto. Altrimenti rimarrebbe solo Anderson con Parolo. Perché ieri Leiva è tornato ad allenarsi a Formello per testare il suo ginocchio. Gli era stato consigliato il riposo prolungato, in questi giorni capirà se potrà andare almeno in panchina sabato. Luiz Felipe non verrà invece convocato, ma effettuerà – con Adekanye - una risonanza per testare la lesione all’adduttore e capire se poter tornare in gruppo e poi nelle sfide fra Lecce e Sassuolo. 
VISITA
L’emergenza era preventivabile, ma non sino a questo punto. E, giocando ogni tre giorni, la situazione può complicarsi ancora tanto. Più di un giocatore (vedi Acerbi) è già affaticato e non c’è più ricambio. Peccato che il nuovo acquisto Escalante non possa già scendere in campo. Ieri mattina ha visitato Formello e parlato con Inzaghi. Sta cercando casa a Roma per il prossimo anno, poi andrà in vacanza qualche giorno prima di tornare ad allenarsi con la Lazio. Sarebbe bello ritrovarsi da nuovo acquisto col tricolore sul petto. 
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