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Non è certo un bomber. Eppure martedì aveva segnato di testa il suo terzo gol in stagione (e due assist) all’incrocio: gli è stato annullato per fuorigioco. All’andata aveva fatto un centro pazzesco da lontano, bis tolto dal palato al ritorno. Ha comunque contenuto sempre Belotti al centro, nel finale si è immolato su ogni tiro col corpo. Acerbi non era riuscito a fermare Ribery sabato scorso, nel turno infrasettimanale ha subito trovato il riscatto. Anche se non è riuscito a non far subire gol alla Lazio. Questo trend va invertito. Perché se è vero che i biancocelesti hanno centrato la sesta rimonta col Toro, non va bene andare sempre sotto. Sono cinque adesso (28 in totale) le reti incassate in tre match da Strakosha e da quella che, prima del lungo stop, era la miglior difesa di questo campionato. Per carità, le difficoltà sono giustificate da un infortunio dietro l’altro, ma Acerbi invoca più concentrazione lì dietro, nonostante l’ultima rete sia legata al rigore e, prima, a una sbavatura di Parolo.
PERICOLO GIALLO
Guai a commettere domani sera altri errori così col Diavolo. Non può permetterselo, la Lazio, visto che deve già fronteggiare un’emergenza senza precedenti in questo momento. Giocherà senza Immobile e Caicedo, entrambi squalificati per un giallo. Inzaghi ieri ha predicato calma ai suoi ragazzi perché altre diffide (oltre gli infortuni) sono col fiato sul collo. Ironia del destino, proprio Acerbi è uno di quelli a rischio, insieme a Cataldi e Lazzari, per il prossimo turno. L’ingenuità di Caicedo sulla trequarti non è andata giù a nessuno dello staff tecnico, non andrà mai più ripetuto un simile sbaglio. Specie con una rosa ormai ridotta all’osso. Domani risonanza per Adekanye e sopratutto Luiz Felipe in vista di un eventuale ritorno in gruppo per le sfide contro Lecce e Sassuolo. Il discorso tricolore è a un passaggio decisivo, ma ancora aperto.
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