Lazio, Lukaku in crescita: Inzaghi lo schiererà titolare a Napoli

Lazio, Lukaku in crescita: Inzaghi lo schiererà titolare a Napoli
di Alberto Abbate
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Martedì 15 Gennaio 2019, 07:30
Yes, he can. Tocca a Jordan. Non più solo spacca partite, ma spacca Napoli. Lukaku col Novara ha dimostrato la sua crescita, adesso ecco la vera prova a sinistra. Callejon fece impazzire Caceres all’andata, stavolta dovrà essere il belga a mettergli paura ed evitare che, sui lanci del connazionale Mertens, lo spagnolo s’inserisca. Lukaku ha dei limiti evidenti in fase difensiva, ma Ancelotti col 4-4-2 dovrà stare attento a ogni suo sprint. Oggi cominceranno le prove biancocelesti a Formello, ma ci sono sempre più conferme sull’utilizzo di Jordan dal primo minuto. E’ il suo momento, può dimostrare finalmente il suo valore dopo un lungo calvario e dare uno sprint a se stesso e alla Lazio. Sabato Jordan ha iniziato timido, poi ha sfoggiato più d’un guizzo. Così ha regalato a Immobile la palla della doppietta. Insomma, Lukaku c’è, ma non sarà facile per lui riuscire a reggere per 90’ la partita. L’ultima volta in campo sino alla fine risale addirittura il 3 marzo 2018: la Lazio perse in casa allo scadere (gol di Dybala al 93’) contro la Juventus in una gara tattica perfetta in cui i biancocelesti reclamarono un rigore netto non dato da Banti a Leiva. Proprio allora Inzaghi schierò Lulic a destra e Lukaku a sinistra, domenica riproporrà nell’emergenza (la squalifica di Marusic) questa mossa. Chissà però che anche per il futuro non possa rivelarsi buona, per avere finalmente i cross dall’una e dall’altra fascia. 

TRE TENORI 
Merito di Lukaku – dicevamo - se sabato Immobile ha segnato per la terza volta consecutiva nella prima partita del nuovo anno. Era successo col Crotone e la scorsa stagione addirittura con un poker alla Spal. Col Novara è arrivata la doppietta insieme ai gol di Milinkovic e Luis Alberto: non era mai successo che i tre finissero fra i marcatori nello stesso tabellino. Ma la notizia più bella è rivederli contemporaneamente così splendenti all’Olimpico. Per ultimo rivitalizzato, Milinkovic: colpi di tacco, assist e tanta classe col Novara. Con un rasoterra poteva già sorprendere Benedettini dalla distanza, poi invece ha trovato su punizione la perla. Ha conquistato pure il rigore trasformato da Immobile. Già, Ciro finalmente sbloccato dal dischetto esattamente come l’8 dicembre con la Sampdoria. Sabato però il bomber ha pure ritrovato su azione (gli mancava dal Chievo) la doppietta. Bis e testa al Napoli, gol all’andata e magari al ritorno per chiudere il conto. Il primo non è stato salato (ko), nonostante il suo centro sia stato votato dai tifosi biancocelesti come il più bello del 2018. Nel nuovo anno speriamo sia quello buono. Perché ora Immobile può finalmente ricontare pure sulle magie di Luis Alberto. Genio e regolatezza in ogni passaggio, strepitoso quando manovra nello stretto e inventa un lancio. E’ lui il miglior acquisto per il gioco biancoceleste e per la Champions. Ha aperto le danze col Novara, adesso è perfetto anche da mezz’ala. 

BALLOTTAGGIO 
Non c’è più nessun problema di ruolo per Luis Alberto. Ed è qui che sorge in Inzaghi il grande dubbio. Rischiare tutto col Napoli con la formula offensiva con Correa e lo spagnolo oppure mantenere l’equilibrio col numero 10 sulla trequarti e a centrocampo Parolo? Più probabile la strategia conservativa, nonostante Joaquin abbia smaltito l’influenza e spinga. Anche lui a inizio stagione si era pentito della scelta, reclamava più campo e meno panchina. Pure Correa insomma aveva pensato alla dipartita, adesso però ha giocato tanto pure in corsa. A differenza di Badelj, altro assistito di Lucci che ha chiesto la cessione. Inzaghi ha dato l’immediato ok venerdì mattina dopo una dura discussione. Cataldi come vice-Leiva è già stato designato per la successione, ma è un peccato (nonostante le possibile plusvalenza da 10 milioni) che non sia emerso un simile campione. 
 
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