Lazio, Luis Alberto una magia per il derby

Lazio, Luis Alberto una magia per il derby
di Alberto Abbate
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Giovedì 23 Gennaio 2020, 07:30
Senza un Mago diventa impossibile ribaltare un match stregato. Non è la Lazio degli undici successi consecutivi al San Paolo, fa un harakiri continuo: sbagliato l’approccio, un rigore di Ciro e persino, in superiorità numerica, un evitabilissimo rosso. Così il Napoli nei quarti di Coppa Italia vince 1 a 0. Per carità, la sfortuna e l’arbitro Massa recitano un ruolo decisivo, perché i biancocelesti calciano 17 volte contro le 8 del Napoli (12 a 4 da dentro l’area di rigore, 5 a 2 in porta), sopratutto nel secondo tempo. E sono 10 a 3 anche le occasioni da gol, 22 a 6 i cross. Ma quanto è pesata l’assenza di Luis Alberto? Una domanda che ritorna ogni qual volta manca lo spagnolo. I suoi compagni faticano a imporre il proprio dominio quando non c’è in campo lui, il fulcro del gioco. Anche al Rigamonti erano andati in difficoltà, guarda caso. Adesso il numero 10 serve come il pane per il prossimo incontro. E’ reduce da un affaticamento, era stato rischiato contro la Samp e lunedì è stato deciso di trattenerlo a Formello. Niente quarti di Coppa Italia, Luis Alberto sarà fondamentale domenica. Lui che decise il pareggio all’andata, è pronto a rituffarsi sulla Roma. Vuole vincere a tutti i costi, stavolta. Il derby potrebbe rappresentare lo spartiacque Champions in questo girone di ritorno, il rientro di Luis Alberto è il miglior presagio. Ieri si è allenato ancora a parte nel centro sportivo, oggi dovrebbe già tornare in gruppo. 
RINNOVO
Proprio in campionato contro il Napoli Luis Alberto aveva messo in mostra tutto il suo repertorio, aveva danzato sul pallone e corso come mai da quando è alla Lazio. Sabato con la Samp stesso discorso, avanti e indietro. Lo spagnolo, rispetto alla stagione strepitosa di due anni fa, ha persino eliminato l’ultimo suo difetto: è continuo e velocissimo, nessun avversario riesce a contenerlo né a stargli più dietro. Lo evidenzia ogni numero, gioca di suola e di tacco, sembra un po’ Zidane nel tocco, un po’ Mancini nel suo momento d’oro. Inzaghi non considera il paragone un oltraggio per il suo ex compagno, ma sottolinea come lo spagnolo abbia fatto bene ancora soltanto con la Lazio. Un ulteriore stimolo per Luis Alberto, che desidera andare con la Spagna all’Europeo ad ogni costo. Se lo merita, è il miglior assistman (12, dietro di lui Kulusevski e Pellegrini a 7) del campionato italiano, è un genio. E’ anche e sopratutto merito suo, questo terzo posto. La società vuole premiarlo con il rinnovo, nei prossimi giorni accelererà il discorso. Anche perché adesso ci sarebbe un pericoloso corteggiamento: Conte vorrebbe portarlo a giugno a Milano. 
BALLOTTAGGIO
Questa Lazio non può prescindere da Luis Alberto. S’è fermato, ora vuole rimettere il turbo. Ha giocato benissimo nell’ultimo periodo, ma non ha ancora sfornato un assist nel nuovo anno. Gli ultimi due risalgono al 7 dicembre con la Juve (poi due gol col Cagliari e in Supercoppa), ma lo spagnolo rimane comunque il re del campionato. Nel 2019 s’era già guadagnato un importante credito. Domenica tornerà a lanciare Immobile e uno fra Correa e Caicedo. Fra quest’ultimi rimane aperto il ballottaggio: l’argentino ieri ha fatto un allenamento ridotto dopo aver giocato quasi un tempo al San Paolo. Viene da un affaticamento al polpaccio e non è ancora al meglio. Felipao può sfidarlo ancora per partire dal primo minuto: l’ultimo precedente dell’ecuadoregno titolare nel derby è comunque un bel ricordo. 
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