Luis Alberto chiede scusa ai tifosi (ma non a Lotito): «Ho fatto una cavolata, ma parlavo per tutti»

Luis Alberto chiede scusa ai tifosi (ma non a Lotito): «Ho fatto una cavolata, ma parlavo per tutti»
di Valerio Cassetta
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Sabato 14 Novembre 2020, 12:15 - Ultimo aggiornamento: 12:16

Le scuse in diretta su Instagram dopo lo sfogo su Twitch. Luis Alberto fa un passo indietro e prova a spegnere le polemiche. «Ho fatto una cavolata. Ho sempre detto ciò che penso, i soldi non sono tutto, è un momento difficile. Da quando sono qui alla Lazio ho sempre dato il massimo. Ho giocato anche da infortunato e ho dato tutto», spiega lo spagnolo, che ieri si era lasciato andare ad un’accusa nei confronti della società, in ritardo, secondo lui, nel pagamento degli stipendi. «Non parlo solamente per me, dico per tutti. Voglio che la Lazio lavori per il bene di tutti, c’è tanta gente dietro. Mi prendo le mie responsabilità. Non sono un laziale come Cataldi, che è nato qui e tifa Lazio. Chiedo scusa alla gente che si è sentita offesa dalle mie intenzioni. Finché sarò qui darò il massimo per il mister Inzaghi, per Angelo (Peruzzi, ndr) e per i nostri collaboratori - continua l’ex Siviglia, che non nomina il presidente Lotito e il ds Tare -. Dobbiamo continuare ad essere una famiglia, dobbiamo migliorare tutti. Lavoriamo per questa battaglia e cerchiamo di festeggiare ancora altri titoli tutti insieme. Un saluto a tutti e sempre forza Lazio».

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