L’AMULETO LUCAS
In questi quasi quattro anni di Lazio, Inzaghi le ha provate tutte e stavolta la fortuna potrebbe essere dalla sua parte. In questo caso porta il nome e soprattutto lo score di Leiva che, mai come quest’anno, sembra un vero e proprio portafortuna dei biancocelesti. Con lui in campo dall’inizio, la Lazio in questa stagione ha numeri più che confortanti, considerato che su dieci incontri i biancocelesti ne hanno vinti sette, con il settanta per cento di successi e con una media di 2,2 punti a partita. Questa sì che è una media che porta in Champions League. E, guarda caso, il brasiliano è mancato con Atalanta, Sampdoria e Torino, almeno dall’inizio, le tre squadre che allo stato attuale occupano la settima, ottava e nona posizione e con le quali i biancocelesti hanno steccato oltre alle grandi. Nelle nove partite dove Leiva è stato assente, infatti, la formazione laziale ha raccolto appena due vittorie, con una media punti di 1,1 punti a gara, quasi uno score da retrocessione. Domenica il regista brasiliano, che tanto ama i cavalli e cavalcare, sarà regolarmente al suo posto, pronto prendere le briglie della squadra e mettere a disposizione non solo un pizzico di fortuna, ma pure esperienza, quantità e qualità allo stesso tempo.
OCCASIONE PAZZESCA
Il ritorno di Leiva dà speranza, ma anche quanto arriva da Napoli. Mai in questa stagione Ancelotti è stato così in emergenza come lo sarà domenica sera con i biancocelesti. Ai padroni di casa mancano pezzi da novanta, l’intero asse centrale come Koulibaly, Allan, Hamsik e Insigne. Giocatori ammirati, contesi sul mercato e che hanno dato, probabilmente, la spinta maggiore per restare dietro alla Juve. Per la Lazio, al di là di quello che deciderà oggi il giudice sportivo sul ricorso di Koulibaly, è un’occasione quasi irripetibile. Da dover sfruttare, anche con lo spostamento di Lulic sulla fascia destra e l’inserimento per la prima volta da titolare in campionato di Lukaku. Il tecnico laziale deve solo decidere se partire con Parolo, ed essere più equilibrati e accorti, oppure lanciare Correa dietro Immobile e confermare Luis Alberto mezzala accanto a Leiva e Milinkovic-Savic. La logica andrebbe sull’equilibrio, ma l’allenatore, viste le assenze e l’emergenza partenopea, è tentato dall’inserimento dell’argentino. Oggi si decide. L’importante è che ci sia l’amuleto Leiva. Con lui, Inzaghi sogna di invertire la rotta e battere finalmente una big.
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