Senza proclami e con estrema cautela, la Lazio sta programmando il suo avvenire: dall'accelerazione dei lavori per l'Academy a Formello alla creazione di un museo, dalla rifondazione del settore giovanile (affidata ad un esperto come Mauro Bianchessi) alla stadio di proprietà.
Accantonato il Flaminio, suggestione romantica e sentimentale più che una reale soluzione, resta viva l'ipotesi Tiberina, a nord della Capitale (sui terreni di Lotito), e spuntano le nuove aree nei pressi del Comune Fiumicino e di Guidonia. Idee da valutare con attenzione. «La Lazio farà lo stadio prima della Roma» diceva Lotito alla fine di maggio. Una frase sibillina, accolta all'inizio con ironia e scetticismo da alcuni, ma che alla luce degli ultimi eventi può sembrare una profezia.
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