Dunque perché considerare più grave quella del giocatore del Lecce dal momento che l’esito della battuta è stato sfavorevole (rigore parato)? La risposta è da ricercare nelle linee interpretative stabilite dall’AIA e trasmesse agli arbitri nei raduni a Coverciano. In quel caso Nicola Rizzoli ha spiegato che per prassi - a meno che l'invasione non sia clamorosa, dal momento che c'è il VAR - si punisce soltanto l'ingresso anticipato di Lapadula che poi diventa decisivo, perché gli permette di siglare una rete. Quindi se fosse arrivato prima sul pallone un difensore invadente, il rigore sarebbe stato ripetuto, tuttavia siccome arriva prima un attaccante invadente la rete è da annullare e la ripresa del gioco va effettuata con un calcio di punizione indiretto. Peccato che, come dice il presidente del Lecce, la prassi non può sovvertire la regola.
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