Lazio, Lazzari: «Con Sarri mi diverto. E posso fare il terzino»

Lazio, Lazzari: «Con Sarri mi diverto. E posso fare il terzino»
di Alberto Abbate
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Venerdì 16 Luglio 2021, 14:58

Sta faticando, ma non dà affatto sconfitto. Manuel Lazzari punta a reinventarsi nel 4-3-3 di Sarri terzino: «Posso farlo», giura a Lazio Style subito dopo l'allenamento mattutino. In realtà, dalle prove sembra partite dietro rispetto a Marusic, sempre più titolare destra con Hysaj a sinistra, ma è ancora presto per dare un responso dopo sette giorni di ritiro ad Auronzo: «Procede nel migliore dei modi, eravamo felici di ripartire con il nuovo mister che ha portato aria fresca con il cambio di modulo, siamo carichi e contenti. Questo è il mio terzo anno, rispetto agli altri anni è completamente diverso, a partire dal lavoro fisico ma anche con il lavoro in campo. C’è tanto da lavorare nella fase difensiva con la linea a quattro, seguiamo il mister e le sue idee, continuiamo così. Dal punto di vista atletico non ho mai avuto problemi. Ne ho sentite tante, che non potevo giocare a quattro, non ho ascoltato nessuno, sono stato contento dell’arrivo di Sarri, voglio mettermi alla prova, posso farlo tranquillamente come fatto in Nazionale e alla Spal. Sarri ha le sue idee, noi vogliamo seguirlo e provare a mettere in campo le sue idee. Questa settimana sta andando bene, a parte i primi giorni perché era tutto nuovo, ci stiamo integrando e mi sto divertendo. Appena sono arrivato a Formello ho parlato con il mister, non vedevo l’ora di farmi un’annata con la difesa a quattro, voglio imparare un ruolo nuovo con le idee di Sarri perché con lui è diverso. Giocando a quattro in campionato e in Europa, avrò più possibilità in Nazionale anche, dipenderà da me, da come reagirò e da come farò con la Lazio»

EUROPEO E RUOLO

Sarebbe potuto essere con i compagni Immobile e Acerbi sul tetto d'Europa, ma Lazzari sapeva che sarebbe stato scartato nel pre-ritiro in Sardegna.

Ha parlato col ct Mancini e, per problemi in famiglia, ha prefeirito rimanere a casa. Nessuna invidia però per chi alla fine ha alzato la Coppa: «Ho scritto a Ciro ma ha cambiato numero e non l’ha letto. Sono felicissimo per loro, alla finale ero tesissimo e sono andato in camera, c’erano troppi gufi. Spero di rivederli presto». Nessuna possibilità che Manuel cambi ruolo, per esempio come esterno alto: «Non penso sia nelle mie corde, ho parlato anche di questo con il mister, lui la pensa come me, ho bisogno di campo per attaccare lo spazio. Dovrò essere bravo a lavorare con la linea in fase difensiva, per quella offensiva non ci sono problemi invece. Felipe Anderson? L’ho conosciuto in questi giorni, è fantastico, ha qualità incredibili, ci darà una grande mano. Chi giocherà dietro di lui dovrà coprirlo. Non vedevo l’ora di farmi un’annata da terzino destro nella difesa a quattro, quindi nel calcio di Sarri votato all’attacco con la riconquista alta della palla ci divertiremo tanto, ma bisogna lavorare bene in difesa e scappare indietro con i tempi giusti. Sarri ha le idee chiare, sa cosa bisogna fare per fare il calcio che vuole lui. Noi lo stiamo seguendo e stiamo accelerando i tempi di apprendimento, continuiamo così».

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