Lazio, Lazzari: «Che superiorità nel derby». Akpa Akpro: «Inzaghi è il top»

Lazio, Lazzari: «Che superiorità nel derby». Akpa Akpro: «Inzaghi è il top»
di Daniele Magliocchetti
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Lunedì 18 Gennaio 2021, 19:40

Due eroi quasi per caso. Due giocatori che stanno vivendo un momento di celebrità e grande esaltazione. Lazzari sulla scia del derby, dove è stato un autentico protagonista, Akpa-Apro è l’emblema di una scommessa vinta e un avvio di stagione da favola. Entrambi, a modo loro e con caratteristiche diverse, anche loro, oltre a Immobile e Luis Alberto, stanno contribuendo ai ritrovati successi della squadra in campionato.

Manuel protagonista. «Felice per quello che sto facendo, se solo penso a quando sono arrivato, credevo di non essere all’altezza perché non è semplice il salto a livello mentale. E poi devi ambientarti. Non siamo delle macchine», spiega l’esterno di fascia destra con estrema sincerità alla radio ufficiale. Per imporsi l’anno scorso Manuel ha faticato parecchio all’inizio, ma poi, una volta presa la mano e fiducia, ha cominciato a stupire.

La gente però ha ancora negli occhi il derby, la sua prestazione e le corse che hanno messo in grande difficoltà Ibanez e l’intero reparto difensivo della Roma. «E’ stata una vittoria netta, abbiamo giocato con grande intensità dal primo all’ultimo minuto – ha spiegato il centrocampista -.

Siamo davvero contenti. Abbiamo approcciato bene, eravamo cattivi su tutti i palloni e dal campo a un certo punto c’era la consapevolezza che potevamo farcela, dopo 10’-15’ c’era già la sensazione di superiorità. Sapevamo che era una partita cruciale non solo perché era il derby ma perché poteva farci risalire in classifica. Ci siamo detti che se avessimo giocato da Lazio potevamo fare male a chiunque e questo derby lo ha dimostrato. Non molliamo niente».

Dalla B alla Champions. Discorso un po’ diverso per Akpa-Apro, il centrocampista dal nome difficile da pronunciare a cui nessuno credeva. E invece, appena messi i piedi in campo, tutti hanno strabuzzato gli occhi, dall’esordio in campionato, fino alla rete al debutto in Champions col Borussia Dortmund. «Ancora stento a credere che sia successo, ma è solo l’inizio perché non mi voglio certo fermare. Voglio lavorare a testa bassa e provare a fare ancora meglio», le parole di questo calciatore non più giovanissimo, ma che ha ancora tanto da dare. All’inizio della sua carriera in Ligue 1 al Tolosa era una promessa, diventando anche capitano, poi un grave infortunio che l’ha costretto a restare fermo un anno. L’arrivo alla Salernitana, la serie B e ora la Lazio. “Giocare con gente come Luis Alberto e Immobile è incredibile, ma devo ammettere che non ho mai avuto un allenatore come Inzaghi, voglio ripagare la sua fiducia”.

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