Lazio in allarme, Luis Alberto finisce ko: Spezia a rischio

Lazio in allarme, Luis Alberto finisce ko: Spezia a rischio
di Alberto Abbate
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Giovedì 1 Aprile 2021, 07:30

Borsa del ghiaccio per un’intera giornata. Scatta forte l’allarme Luis Alberto almeno in vista dello Spezia. Oggi gli esami diranno se si tratta solo di una distorsione alla caviglia destra, ma lo spagnolo stava meglio già ieri sera. In un contrasto di gioco con Armini, in mattinata il numero 10 s’era accasciato per terra e aveva abbandonato la seduta. Ieri Immobile chiedeva informazioni dal ritiro dell’Italia perché, senza Luis Alberto, anche solo dopodomani sarebbe tutta un’altra storia. Oggi Inzaghi dovrà per forza provare qualche alternativa: al suo posto di solito c’è Akpa Akpro, che tornerà oggi dopo esser stato impiegato 70’ dalla Costa d’Avorio contro l’Etiopia. Altrimenti ci sono Escalante e Parolo per rinforzare con muscoli e corsa la mediana. Tuttavia, sarebbe fondamentale sfruttare gli spazi (o con Cataldi le punizioni) che lascia lo Spezia. Correa, sulla trequarti, era stato sperimentato con scarsi risultati l’anno scorso a Brescia. L’idea più ovvia – e caldeggiata dalla società – sarebbe rilanciare dall’inizio Pereira, sul quale si lavora tra l’altro per il prestito per un’altra stagione a Roma. Completamente recuperati Fares e Caicedo, oggi rientreranno tutti i nazionali alla spicciolata. Atteso anche Muriqi, già in gol col Kosovo, dopo l’ultima sfida alla Spagna. Ieri, con la semestrale di bilancio, è uscito finalmente il costo del suo cartellino e quello dell’intera campagna estiva: è stato pagato 18,35 milioni più 1,48 di commissioni, Vedat; Fares, 7,43 più 500mila, e Akpa Akpro appena 100mila. Il saldo negativo fra acquisti e cessioni è di circa 20 milioni con un risultato netto negativo al 31 dicembre di appena 0,12 milioni in perdita. Pagati 2 milioni totali di bonus per la qualificazione Champions al Sassuolo per Acerbi, al Copenaghen per Vavro e al Siviglia per Correa. Curiosità su Luiz Felipe in scadenza: il rinnovo sarebbe già arrivato, ma manca l’ufficialità. 
TORINO SOTTO INCHIESTA
Nessun incontro per il prolungamento d’Inzaghi, Lotito assicura che potrebbe slittare ancora dopo Pasqua. Anche col tecnico dovrà valutare se è il caso di fare ricorso o meno contro il Torino al Collegio di Garanzia. Pur sapendo di perdere, la Lazio andrebbe avanti per portare avanti la sua questione di legalità, ma poi le toccherebbe fare i conti col calendario della Serie A: senza il terzo grado di giudizio, la Lega potrebbe far recuperare il 29 aprile la sfida, altrimenti rimarrebbe solo il 19 maggio come data, in mezzo al derby e all’ultima giornata. Ieri intanto, come atto d’ufficio dovuto al richiamo del Giudice Sportivo e alle motivazioni della Corte Sportiva, il pm Chiné ha aperto sul “comportamento sleale” del Torino un’inchiesta. Lo aveva fatto anche col Napoli e l’avvocato Grassani ricorda: «Il club venne prosciolto anche dalle indagini della Procura federale. La decisione del Collegio di Garanzia del Coni è argine insuperabile. Se una Asl stabilisce uno stop, una gara dev’essere rinviata e giocata». E il legale granata Chiacchio rincara: «Io sono contento che sia stato aperto un fascicolo, ma verrà archiviato dopo tre giorni con ogni prova documentale fornita. Piuttosto il legale della Lazio Gentile ha parlato di truffa e il Torino sta valutando la querela». 
CACCIA A LOTITO
Attese anche le motivazioni del Tribunale Federale dopo la sentenza di condanna della scorsa settimana.

Lotito e i medici Pulcini e Rodia puntano in secondo grado a scrollarsi di dosso, rispettivamente, 7 e 12 mesi di squalifica, ma tira un’aria strana. In casa Lazio c’è il timore che la Corte d’Appello presieduta dal presidente Torsello, a cui è ricorsa anche la Procura, possa rialzare l’inibizione del presidente per farlo decadere in Figc con 12 mesi (già due accumulati nell’ultimo decennio) e un giorno dalla sua carica. Insomma la caccia a Lotito continua. 

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