Lazio, le due sfide di Inzaghi: Spezia e contratto

La sfida dell'Olimpico per un posto in Champions

Lazio, le due sfide di Inzaghi: Spezia e contratto
di Alberto Abbate
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Sabato 3 Aprile 2021, 07:30 - Ultimo aggiornamento: 17:22

Risorge e firma dopo Pasqua. Esattamente cinque anni fa Inzaghi subentrava a Pioli in panchina, adesso non permetterà a nessuno di sfilargliela: «Con Lotito ci vedremo a breve con molta tranquillità, ma lui sa che per me la Lazio era e sarà sempre al primo posto, così come io per il presidente sono la sua prima scelta. Certo, come in tutte le famiglie, bisognerà sedersi a parlare, ma sono contento di ciò che ho fatto da quando sono alla guida e spero di andare avanti tanti altri anni ancora. Questo matrimonio può continuare nel migliore dei modi senza se e senza ma». Nell’ultimo incontro c’era ancora una minima distanza economica, per lo staff tecnico ballavano 60mila euro, ma Simone pur di restare è pronto ad abbassare quasi ogni pretesa. A Lotito non era piaciuta l’attesa sull’offerta di un triennale da 2,5 milioni a salire già in tasca, ma alla fine la firma arriverà. Inzaghi vuole però presentarsi all’appuntamento con un nuovo record di otto vittorie interne di fila come non succede dal 1999, dai tempi del maestro Eriksson in Serie A. E lo Spezia, in questo senso, può portare fortuna: la Lazio è imbattuta nelle ultime 29 gare casalinghe contro una neopromossa. 
RIMONTA
Il ciclo iniziato il 3 aprile 2016 non finirà, nemmeno se la Lazio non dovesse centrare la Champions a fine annata «Siamo nel gruppo della cinque che lotta. Anche quest’anno abbiamo fatto qualcosa d’importante, sia noi che l’Atalanta. Ci sono squadre molto attrezzate e loro sono più avanti in classifica, ma mancano 11 partite, 33 punti e faremo di tutto per tornare nell’Europa che conta». Non c’è più nemmeno la spada di Damocle di una possibile penalizzazione per il caso tamponi sulla testa. Adesso bisogna pedalare, Inzaghi non ha fatto altro che ripeterlo ai suoi ragazzi in questa sosta. Adesso serve la rincorsa e non c’è più nessun alibi che tenga. Tutto da parte, dritti e concentrati sino alla meta. E’ la sintesi del lavaggio del cervello persino dell’ultima riunione tecnica. 
Finì 1-2 al Manuzzi all’andata. Non sarà facile oggi pomeriggio (diretta Dazn) affrontare senza Luis Alberto lo Spezia, ma Inzaghi suona la carica: «Ci siamo fermati con due vittorie importanti per una nuova rimonta e ora dobbiamo subito riattaccare la spina. Spero di ritrovare tutti, i Nazionali rientrati e chi è rimasto qua, con lo stesso spirito con cui c’eravamo lasciati prima della pausa». Con la stessa coesione con cui la Lazio aveva sofferto a Udine per portare i tre punti a casa. Quel 21 marzo Simone aveva badato al sodo e rinforzato il centrocampo nella ripresa. Stavolta, complice il gioco d’Italiano a viso aperto, decide di giocarsela come una volta. Più fantasia e spregiudicatezza. 
LUTTO
Tanta voglia di regalare un successo nel ricordo di Daniel Guerini per la prematura scomparsa: «Un dolore che mi ha fatto tornare indietro di nove anni a Mirko Fersini, nessuno vorrebbe mai succedesse nella vita».

Lutto al braccio e un minuto di silenzio per questa tragedia. Nel riscaldamento i giocatori scenderanno in campo con una maglia con la sua foto.

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