Lazio, con Atalanta e Inter Inzaghi fa prove di Champions

Lazio, con Atalanta e Inter Inzaghi fa prove di Champions
di Alberto Abbate
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Martedì 29 Settembre 2020, 07:30
Subito la prova della verità al secondo turno, l’Atalanta crocevia pure di questo campionato. Lo è stata l’anno scorso all’andata e al ritorno. Ha segnato l’inizio di una cavalcata e la fine di un sogno. Il 3 a 3 in rimonta all’Olimpico fu il principio di un cammino di vittorie da record sino all’esplosione del Coronavirus. I ragazzi d’Inzaghi videro l’inferno nel primo tempo, nella ripresa riacciuffarono un pareggio paragonabile al successo. La Lazio capì la sua reale forza e finalmente tirò fuori il massimo coraggio in ogni successivo scontro diretto. Al contrario, lo 0 a 2 ribaltato (3 a 2) a Bergamo certificò il crollo psicologico e fisico. I biancocelesti rientrarono dal lockdown con uno stato di forma pessimo, la situazione degenerò con un infortunio dietro l’altro. E pensare che a quel punto Immobile e compagni erano davvero a un palmo dallo scudetto, vennero sorpassati proprio dall’Atalanta e dall’Inter. Aver riconquistato 13 anni dopo la Champions rimane comunque un traguardo storico, ma a Formello è ancora vivo il rimpianto di ciò che sarebbe potuto essere.

ATTESA
Alla vigilia di questo recupero si sente persino più forte l’eco e, nonostante il debutto col botto, per fortuna richiama sempre alla previdenza sul mercato. Anche perché gli acciacchi già ci sono e i sorteggi imminenti dell’Europa che conta sottolineano quale sarà il futuro: tre competizioni, una gara ogni tre giorni e tanto dispendio. Non fa altro che dirlo Inzaghi, serve ancora aiuto: «Ci godiamo l’ottimo esordio di sabato, coscienti però che i momenti cambiano all’improvviso. Purtroppo sul mercato siamo in ritardo, pensavamo di poter arrivare a metà ottobre con una gara a settimana. Lo slittamento della prima giornata con l’Atalanta non era preventivato. Tre partite in così pochi giorni non ci volevano, questa non può ancora essere considerata la vera Lazio. Al momento abbiamo difficoltà nelle rotazioni, c’è pure Luiz Felipe out, siamo corti. Dopo la sosta sarà tutto diverso». E’ la speranza d’Inzaghi che, in video conferenza al premio Scopigno, lancia nuovi segnali sul rinnovo: «Il rapporto con Lotito dal 2004 è sempre lo stesso, di massimo rispetto. E comunque un contratto c’è e non ho nessuna fretta di firmarlo».

TARE POLEMICO
Resta tutto sul filo, nessuno si sbilancia al riguardo. Nemmeno Tare, nonostante il suo augurio: «Simone sa che la Lazio è casa sua e spero possa continuare qui per tanti altri anni ancora, quando si siederà a parlare con Lotito». Lui promette di metterlo nelle condizioni migliori per firmare questo benedetto prolungamento: «Purtroppo alcuni giocatori hanno rifiutato delle destinazioni e hanno rallentato il mercato, ma ora siamo a buon punto. Presto ufficializzeremo Fares, Hoedt, Muriqi ed entro tre giorni Pereira. Con i 6-7 acquisti aggiunti, l’allenatore potrà avere una squadra, che dirà la sua ovunque e sarà più competitiva dell’anno scorso». Insomma, va fatto fra una settimana il bilancio: «Ogni anno ci sono critiche preventive – chiosa Tare – che non fanno bene alla Lazio. Abbiamo mantenuto lo zoccolo duro e puntellato. Ancora una volta nelle griglie di partenza siamo almeno al quinto posto, eppure dovrebbe essere un’altra la credibilità che abbiamo acquisito».
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