Lazio, a San Siro spogliatoio in tilt e Inzaghi dimentica di comunicare i due cambi

Lazio, a San Siro spogliatoio in tilt e Inzaghi dimentica di comunicare i due cambi
di Emiliano Bernardini
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Martedì 16 Febbraio 2021, 07:30 - Ultimo aggiornamento: 12:49

Nervosismo. E’ questa la parola che Inzaghi ha ripetuto più volte alla fine della partita. E non lo ha fatto a caso perché nello spogliatoio biancoceleste era quello il clima che si respirava. Soprattutto a fine primo tempo. Rabbia per il rigore concesso da Fabbri che ha indicato il dischetto, a detta del tecnico ma anche di tutti i giocatori in campo, con eccessiva sicurezza. Eppure le immagini non erano così chiare. Avrebbero voluto un controllo al Var. E poi c’è stato anche l’episodio che ha portato al 2-0, sempre di Lukaku, ad essere molto contestato. O meglio ha creato grande nervosismo. Appunto. E così all’intervallo nella pancia di San Siro il Inzaghi ha passato i canonici 15 minuti di pausa a fare lo psicologo. Ha dovuto letteralmente calmare i bollenti spiriti dei suoi. Non solo perché trovarsi sul 2-0 subendo due tiri in porta e avendo fatto maggiore possesso palla ha creato enorme frustrazione. Squadra indispettita proprio per il fatto che nonostante stesse proponendo il solito gioco d’attacco non stava raccogliendo nulla. Anzi la sensazione era proprio quella di essersi fatti male da soli. L’Inter ha sfruttato i punti di forza della Lazio per fare male. Immobile non ha praticamente mai trovato la profondità chiesta dal tecnico. A centrocampo Milinkovic e Luis Alberto hanno gestito molto ma gli è mancata la giocata. Lazzari continuamente tamponato da Skriniar. E poi i soliti errori difensivi. 
DISCORSO AL GRUPPO
Rabbia e delusione che dovevano essere placate in qualche modo. Inzaghi aveva pensato due cambi nell’intervallo (non vale come slot): Hoedt (per il solito motivo dell’ammonizione e perché stava faticando molto) e poi Leiva. Peccato che nella confusione generale sia saltata totalmente la comunicazione e così l’olandese e il brasiliano si sono regolarmente ripresentati in campo. Attimi di panico, poi dalla panchina ecco l’ufficializzazione delle sostituzioni con enorme disappunto dei due. Soprattutto il brasiliano che stava tenendo il centrocampo. Rabbia e nervosismo che sono proseguite anche durante il secondo tempo: la foga con cui la Lazio si è lanciata in avanti subito dopo il 2-1 ne è l’esempio più lampante. Di questo Inzaghi ne ha parlato anche ieri alla squadra. Un dettaglio che non è sfuggito nemmeno al presidente Lotito.
 

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