La svolta contro il Dortmund, la Lazio riparte con Ciro e Luis

La svolta contro il Dortmund, la Lazio riparte con Ciro e Luis
di Emiliano Bernardini
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Sabato 24 Ottobre 2020, 22:57 - Ultimo aggiornamento: 25 Ottobre, 00:15

«La partita della svolta». Inzaghi l’aveva definita così la straordinaria vittoria della Lazio all’esordio di martedì in Champions contro il Borussia Dortmund. E i fatti gli hanno dato ragione. Battuto il Bologna per 2-1 seppur con un po’ di batticuore finale. Decidono sempre loro: il solito straordinario Luis Alberto che si lascia andare ad una esultanza polemica e la Scarpa d’Oro Ciro Immobile. Una rete che lo lancia al secondo posto solitario (128 reti) nella classifica all time dei bomber laziali. Una vittoria che fa anche archiviare il brutto ko in casa della Sampdoria di sabato scorso come incidente di percorso: la testa era tutta alla coppa. Con il successo di ieri biancocelesti ritrovano ossigeno in classifica volando a 7 punti. I rossoblù dell’ex Mihajlovic incappano nel terzo ko di fila e si ritrovano al terzultimo posto in classifica. Gli emiliani portano bene alla Lazio: quindicesimo risultato utile consecutivo (otto vittorie e sette pareggi). Inzaghi, proprio dopo la vittoria contro i tedeschi, aveva parlato anche di umiltà. Quella che ieri ha permesso di resistere nel primo tempo (non certo giocato al meglio) e vincere la partita nel secondo. Il Bologna non è il Borussia Dortmund ma Mihajlovic non è certo Favre. A decidere il destino di entrambi ci hanno pensato però Luis Alberto e Immobile.


DUE VOLTI
L’ex Sinisa schiera una squadra molto accorta, che si chiude bene e gioca di ripartenza. Non è un caso che martelli i suoi per attaccare e spinge molto sugli esterni. Ecco perché Inzaghi, che ne ha cambiati tre rispetto a martedì, fin dai primi minuti richiama in continuazione i suoi. In particolare vuole che Correa e Immobile giochino più stretti. Questo per aprire centralmente il Bologna e sfruttare di più le fasce con Fares e le sovrapposizioni a sinistra di Acerbi. Un po’ di stanchezza e qualche giocatore costretto a stringere i denti (Patric viene curato ad una coscia durante il riscaldamento) fanno il resto. I rossoblù partono molto forte mettendo in difficoltà la Lazio. Soprattutto a centrocampo dove i due centrali, Svanberg e Schouten, creano molto gioco. E proprio da un loro recupero in mediana nasce il gol, poi annullato da Irrati con il Var per un fallo dell’olandese ai danni di Leiva. Nell’occasione non era sembrati irresistibile Reina, alla sua prima in campionato con la Lazio. Senza Milinkovic il gioco biancoceleste passa tutto per i piedi di Luis Alberto, lo spagnolo è anche il più pericoloso con un tiro da fuori su cui si supera Skorupski. Non è un caso che tre minuti prima della fine del primo tempo il tecnico biancoceleste cambia Marusic e Leiva (entrambi non erano al meglio) per Lazzari ed Escalante. E forse non è un caso che proprio a centrocampo che la Lazio ha sofferto di più l’iniziativa del Bologna. La squadra di Inzaghi fatica molto a impostare l’azione da dietro, una delle sue caratteristiche principali. Ma quando riesce a prendere palla negli ultimi 25 metri fa paura. Nel primo tempo però tutte le azioni biancocelesti sono rimaste in potenza.


UMILTÀ
Nella ripresa la Lazio approccia decisamente meglio.

Le parole di Inzaghi nello spogliatoio hanno sortito l’effetto sperato. Pronti via Akpa Akpro, eroe di Champions, ha subito una chance per fare gol. Ma l’uscita a valanga del portiere rossoblù e la chiusura di Danilo gli negano la prima gioia in campionato. A far esultare la Lazio, come detto in precedenza, ci pensa il solito Luis Alberto: lo spagnolo si costruisce il gol praticamente da solo. Prende palla a centrocampo e poi con un destro potente manda ko il Bologna che ha un sussulto con Orsolini su punizione e poco più. Risultato messo in cassaforte da Immobile che di testa concretizza un cross in rovesciata di Fares. Secondo centro stagionale in campionato per il bomber laziale. Nel finale Inzaghi, si arrabbia molto perché la Lazio si siede (due belle parate di Reina) e prende il gol del 2-1 con De Silvestri vivendo gli ultimi minuti con troppi brividi.

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