Lazio-Acerbi è gelo dopo lo sfogo sul rinnovo

Lazio-Acerbi è gelo dopo lo sfogo sul rinnovo
di Alberto Abbate
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Martedì 8 Settembre 2020, 07:30
Cala il gelo, non sarà facile scioglierlo. Servirà diplomazia e buon senso. Acerbi dalla Nazionale ha lanciato una bomba su Formello, ha fatto esplodere ufficialmente il suo caso. Prima Lotito è andato su tutte le furie, poi si è distratto. S’aspetta comunque le scuse dal difensore azzurro, lui non farà più nessun passo. Non gli importa cosa ci sia dietro lo sfogo, Francesco è stato fuori luogo. Fra oggi e domani toccherà al dt Peruzzi e a Tare fare il lavoro sporco, diplomatico. Adesso pure il grande incontro con l’agente Pastorello (che tenta di smorzare i toni del suo assistito) non ha più una data né un luogo. Acerbi parla di rispetto, ma lui non ne ha avuto nessuno e verrà multato. Ha accusato la società di aver fatto trapelare le cifre richieste (3 milioni) per il suo rinnovo per metterlo in cattiva luce coi tifosi della Lazio, ma le sue frecciate hanno avuto un effetto contrario. Il popolo biancoceleste è contro Francesco. Per carità, dietro la sua rabbia c’è pure molto altro - questioni mediche, il taglio di due mesi di stipendio e il ritardo del club nel sedersi a tavolino – oltre il prolungamento, ma così è passato dalla parte del torto e non è stato nemmeno furbo. Con ancora tre anni di contratto (a 1,8 milioni) è solo suo l’interesse del ritocco. Per la Lazio rimane incedibile e può tenerselo alle stesse cifre senza paura che qualcuno possa soffiarglielo. C’è chi ipotizza che Acerbi abbia una big dietro (Inter, Napoli o Chelsea) e per questo abbia deciso d’arrivare allo scontro. Dal suo entourage però smentiscono in modo perentorio: «Sta bene alla Lazio e lo ha detto».
DOPPIO SBARCO
Bisogna ricucire in fretta lo strappo, anche Inzaghi adesso è sempre più preoccupato. Acerbi è il leader della difesa e guai ad averlo scontento e demotivato. Oltretutto questo caso rischia pure di minare la serenità dello spogliatoio. Insieme al mancato rinnovo del tecnico, è un nodo da sciogliere prima dell’inizio del campionato. Non ci volevano queste mine vaganti a Formello nella stagione del ritorno in Champions e del nuovo assalto allo scudetto. Già c’era nervosismo per la lentezza del mercato d’agosto, ci mancava solo Acerbi a metterci il carico. E, ironia del destino, nel momento in cui finalmente qualcosa s’è sbloccato. Atteso Fares per gli esami di rito e – ginocchio operato permettendo – per la firma sul contratto. Dopodomani toccheranno invece a Muriqi le visite, anche per valutare i tempi del suo rientro dopo lo stiramento. Per i due affari fuori 30 milioni (8 più due di bonus e 18 più altri due) dalle casse della Lazio. Piange il tesoretto.
REBUS CENTRALE
Eppure ancora Inzaghi aspetta un difensore e una mezzala al posto di David Silva sfumato. Bisogna lavorare di corsa sulle uscite (in primis su Bastos e Caicedo) per racimolare qualche soldo straordinario. Per la retroguardia occhio sempre a Kumbulla, perdono quota Kim Min Jae e Izzo. Tare stava lavorando sotto traccia su un profilo in Belgio: Cobbaut dell’Anderlecht avrebbe risolto i problemi al centro e a sinistra (può fare il terzino). Peccato che abbia subito un brutto infortunio alla caviglia venerdì scorso: ne avrà fino a gennaio.
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