PANCHINA
La panchina ora fa la differenza. Oltre due mesi fuori dal campo l’hanno forgiato, Berisha è entrato e se l’è mangiato. Il guerriero dà l’esempio, la Lazio si sveglia e nella ripresa porta a casa un altro risultato. Ora sono 18 i punti (comunque 4 in meno dello scorso anno) dopo nove giornate di campionato. E il quarto posto in classifica non fa certo rimpiangere il gioco. Quello che conta adesso è solo vincere anche a Marsiglia. Ecco perché Inzaghi, sempre più stratega dei cambi, può e deve premiare la grinta. Peccato che, ieri a Formello, a lui per primo sia salita l’ansia: Berisha si ferma dopo le esercitazioni sui cross e i tiri in porta, i binocoli scrutano le sue mani sulla gamba sinistra. Svista, per fortuna è solo un fastidio alla caviglia. Valon è appena tornato, il suo ingresso al Tardini è stato decisivo, ora non molla. Ha evitato ieri di partecipare alla partitella a campo ridotto, si è limitato a un po’ di scarico. Le prove tattiche per Marsiglia d’altronde partiranno oggi, Berisha non vede l’ora di rispondere all’attenti. Magari addirittura dal primo minuto al fianco di Leiva, uscito anzitempo per i prossimi straordinari, visto che Badelj – infortunatosi con la Croazia - non recupererà. Valon potrebbe prendere il posto di uno fra Parolo (ancora quasi 12 chilometri percorsi) e Milinkovic: «Non ha dimostrato di valere 150 milioni nelle ultime partite? Nella vita contano i risultati – risponde Lotito – e le chiacchiere stanno a zero».
TURNOVER
Al Velodrone, mancherà per squalifica, l’altro eroe dell’ultima giornata. Un peccato, perché stavolta anche Correa entra e dà subito la scossa. Fulminante con un’accelerata sulla fascia per il rigore, micidiale in diagonale sull’assist d’Immobile. Già, seppure sotto porta non nella migliore giornata, segna sempre lui: Ken Ciro, con la sesta stella di hokuto lanciata dal dischetto nelle ultime sette gare. Considerato il riposo forzato in Nazionale (c’è stato un confronto vis a vis col Mancio per la tabella sui numeri postata su Instagram), il bomber partenopeo a Marsiglia potrebbe non riposare. Al suo fianco però adesso è favorito Caicedo dopo l’ennesimo “fallimento” a Parma di Luis Alberto. Applausi persino per il modesto Patric con il suo impegno da libro cuore: 2 tiri, 2 occasioni create, 85% di passaggi completati, zero palle perse o falli, quasi 33 chilometri in sprint come nell’azione del rigore. Un peccato davvero che Inzaghi non lo abbia inserito (come Lukaku) nella lista Uefa, adesso schierare il 3-5-2 a Marsiglia sarà un problema. La scelta di Patric domenica dal primo minuto infatti era in pratica obbligata: in Europa Inzaghi, con la squalifica di Basta e l’infortunio di Durmisi (ieri provava gli allunghi in solitario), avrà solo Marusic e Lulic a disposizione, senza nessun cambio, a meno che non opti per Caceres adattato.
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