Lazio, la mossa di Inzaghi: il Mago e Correa

foto Rosi
di Alberto Abbate
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Mercoledì 12 Dicembre 2018, 07:30
Poteri fantastici e dove ritrovarli. Senza altri riferimenti, basta mettere Luis Alberto e Correa insieme davanti. Adesso le prova davvero tutte, Inzaghi. A parte il premio vittoria di 570mila euro, d’altronde l’ultima sfida del girone europeo col Francoforte non vale niente, ma dopo la figuraccia con l’Apollon e gli ultimi 4 pari in campionato conta comunque l’impegno per la gente. E conta anche per il tecnico, che deve cominciare a trovare delle alternative. Anche Caicedo con la Samp ha tradito, ormai non bastano più solo i gol d’Immobile per il risultato. Così forse, chi dopo di lui ha visto di più la porta, merita una vera prova da vice. Correa vice-Ciro, ma guai a vedere lo stesso approccio di Cipro: «Ricordo ancora il mio primo gol a Udine con la maglia della Lazio – giura Joaquin – perché avevo tanta voglia di segnarlo. Oltretutto ho regalato la vittoria alla squadra, una vittoria che adesso vogliamo ritrovare il prima possibile dopo l’ultima gara con la Samp. Società, squadra e tifosi, siamo uniti e siamo tutti sulla stessa strada». A livello d’orgoglio e morale, passerà domani pure dall’Europa prima di lunedì a Bergamo con l’Atalanta. Inzaghi con l’Eintracht farà le prove generali per stimolare ancora la grinta, al momento per lui il modulo non si cambia. Nel 3-5-2, testati ieri Bastos, Luiz Felipe e Acerbi al centro come a Nicosia. Così come in mediana Caceres, Murgia, Cataldi, Berisha. Lulic al posto di Durmisi (ieri non s’è allenato) potrebbe essere l’unica vera novità.
LA CRITICA
Torna sulla trequarti e magari a moltiplicare in campo i pani, Luis Alberto. Torna quel mago che, solo in 65’ col Milan e nella punizione del penalty di sabato sera, è riapparso. Dopo altre pesanti critiche, Milinkovic è da due giorni a riposo ufficialmente per una contusione, ma allo spagnolo non è stato riservato un trattamento migliore. La verità è che senza i loro gol e le loro giocate dove si può arrivare? Sinora niente torti arbitrali, sono solo riemersi i soliti limiti, nonostante in estate in teoria erano stati colmati. Non abbastanza, non tutti: «Qui della Ferrari non ci sta nemmeno la scocca, a gennaio serve subito qualche pezzo di ricambio perché ormai è più evidente che questa macchina non gira come prima», l’ultimo messaggio recapitato a Lotito anche dalla Curva.
LA PORTA
Non solo il gioco, ai tifosi cominciano a non piacere anche i comportamenti di alcuni giocatori. Patrick contestato per un presunto vaffa alla Nord. Domani in porta giocherà Proto, si scanserà Strakosha dopo l’ultimo disastro in mezzo. E non solo: qualcuno non tollera un suo “stai zitto” al leader Acerbi, dopo un rimprovero preso sul gol al 99’ della Samp. Thomas su Instagram si difende postando un frame in cui mostra solo la sua delusione, ma è l’ennesimo calo di concentrazione. Non bastano i poteri fantastici fra i pali, se poi fai crimini coi piedi.
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