IMPARARE DAL PASSATO
Imparare dagli errori dagli errori passati. Evitare quei black out che hanno interrotto anzi tempo anche il percorso in Europa League. Tre minuti di follia a Salisburgo che sono costati la semifinale. Ha chiesto questo Inzaghi ai suoi giocatori. Un lavoro costante sulla testa più che sulle gambe. Quelle si scioglieranno da sole, la testa ha bisogno di un aiuto in più: «L’ultima a Salisburgo la vorrei rigiocare, l’anno scorso è stato fatto un grande percorso in Europa, dove tutte le gare sono insidiose. Nei quarti avevamo un buon vantaggio, al ritorno andò male, è stata comunque una bella cavalcata. La prima, dobbiamo farla bene, sarà un girone complicato, abbiamo lavorato per fare un buon esordio».
LA MINI RIVOLUZIONE
Il tecnico sa anche bene che non può lui stesso fare gli sbagli dell’anno scorso: far giocare sempre gli stessi. Stasera via ad una mini rivoluzione con cinque cambi. Fondamentale che tutti restino sulla corda. Nessuno deve sentirsi titolare inamovibile. Importante giocarsi le chance che Inzaghi intende concedere a tutti, per arrivare in fondo senza andare in affanno serve la presenza di tutti. Qualche piccolo ostacolo in campionato che ha immediatamente portato qualche critiche che il tecnico laziale ha prontamente allontanato: «La Lazio ha disputato buone partite. Avevamo abituato la gente a farne di ottime. Quindi il tiro si è alzato, non basta quello che stiamo facendo. Bisogna essere giusti coi giudizi».
PERSONALITÀ
Il passato che torna e che va allontanato. Questo il tema costante dell’ultimo mese biancoceleste. La conferma arriva da uno dei leader, Lucas Leiva: «Sappiamo che dobbiamo ancora migliorare. Abbiamo parlato molto nello spogliatoio era il momento di ricominciare, lo abbiamo fatto già con il Frosinone». Si gioca alle 18,55, un nuovo orario che non facilita le presenze allo stadio: appena 20 mila spettatori di cui mille saranno ciprioti.
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