Lazio, Immobile corre verso la Juve: ottimismo per il recupero del capitano

Lazio, Immobile corre verso la Juve: ottimismo per il recupero del capitano
di Benedetto Saccà
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Mercoledì 17 Novembre 2021, 00:49 - Ultimo aggiornamento: 18 Novembre, 16:41

ROMA Strana la vita, strano il calcio. Come già accaduto tra il 1997 e il 2000, gli sguardi e i riguardi della Lazio e di Roberto Mancini, d’improvviso, oggi, a sorpresa, collimano. E sono tutti orientati verso Ciro Immobile, l’attaccante più prolifico della storia biancoceleste con 161 gol e, soprattutto, l’attuale miglior centravanti d’Italia – e quindi dell’Italia. La Nazionale è avvolta dalle tenebre e va cercando l’aurora lungo la strada per i campionati mondiali del prossimo anno in Qatar. Come si sa, ha mancato la qualificazione diretta ottenendo dei miseri pareggini contro la Svizzera e l’Irlanda del Nord. E, a marzo, sarà costretta a giocare i playoff. «Non ci volevano, adesso giocheremo con la preoccupazione di ciò che è successo nel 2017», ha sussurrato Ciro. Una delle crepe più profonde si è rivelata d’altronde l’attacco azzurro, dal momento che l’assenza proprio di Ciro ha spalancato voragini incolmabili, lì davanti. Non Insigne, non Chiesa, non Raspadori, non Berardi, di sicuro non Belotti hanno offerto prestazioni sufficienti nelle ultime sfide. Mancava Immobile, c’è poco da filosofeggiare. Immobile, però, non era a disposizione perché era e rimane infortunato.

E qui sulla scena entra la Lazio.

Il presidente Claudio Lotito, l’allenatore Maurizio Sarri, i tifosi tutti si pongono da giorni solo una domanda: ma Immobile, sabato alle ore 18, contro la Juventus di Max Allegri, potrà mai giocare allo stadio Olimpico? A tracciare una parvenza di risposta ha provveduto lo stesso Immobile, ieri pomeriggio, a margine della presentazione dell’amichevole «Fratelli tutti» tra la World Rom Organization e la «Squadra del Papa» – tra l’altro, per l’occasione, Ciro sarà l’arbitro della gara. Ha sospirato Ciro: «Sono in via di guarigione. Purtroppo ho riportato questa piccola lesione al polpaccio. Abbiamo aspettato che svanisse l’edema per effettuare gli esami». Per cui: potrà giocare? Non potrà giocare? Considerando che alla partita contro i bianconeri mancano quasi ottanta ore, la speranza nello staff tecnico biancoceleste cresce. Eccome, se cresce.

Bisogna sapere, del resto, che Immobile continua a lavorare in via diversificata nella palestra e nella piscina di Formello e, nonostante il recupero fosse ritenuto negli ultimi giorni altamente improbabile, l’impressione adesso tende e induce all’ottimismo. «Speriamo, ci proviamo», ha sussurrato Ciro a un tifoso nel pomeriggio. Insomma: il centravantone della Lazio vuole guarire al più presto, vuole essere disponibile per sabato e prova a stringere i tempi. E dunque potrebbe giocare da titolare, anche se decisiva sarà soprattutto la giornata di venerdì. Se Ciro non riuscisse a portare a compimento il recupero, allora Sarri si affiderebbe a Pedro oppure a Felipe Anderson in modalità falso nueve. Da annotare che Patric ha provato ad allenarsi da difensore centrale, mentre Radu da terzino sinistro.

Certo, Immobile è diventato ormai uno dei cardini della Lazio e della Nazionale, sfiorando la categoria dell’indispensabilità. Ché di Immobile ci accorge quando è decisivo e segna, d’accordo, ma soprattutto quando manca. Sarà un paradosso, eppure la sua assenza è (quasi) più determinante della presenza. Il ct Mancini, come detto, si è dovuto confrontare con la durezza della realtà in particolare l’altra sera al cospetto dell’Irlanda del Nord, una squadra piena di difensori alti alti ed eludibile forse solo sfruttando punte atleticamente robuste. Tipo Immobile, per l’appunto. E, a pensarci, l’infortunio di Immobile è diventato anche la scintilla di un piccolo incendio (presto domato) scoppiato tra la Lazio e la Figc non più tardi di qualche giorno fa, visto che Ciro aveva risposto alla convocazione, secondo il presidente Lotito era in condizioni buone, ma i medici della Nazionale avevano subito riscontrato un problema muscolare. Ne era scaturito uno scambio di vedute tra Lotito e il medico della Nazionale, il professor Andrea Ferretti. Ma le polemiche non cancellano la sostanza. Anzi. Che si debba affrontare la Juventus o un playoff di qualificazione mondiale, la Lazio e l’Italia, di Immobile, sempre hanno un gran bisogno.

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