Lazio, Inzaghi perde la "fascia"

Lazio, Inzaghi perde la "fascia"
di Alberto Abbate
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Sabato 26 Gennaio 2019, 07:35
Una vita da mediano, la seconda da esterno. Incredibile Parolo, ha più facce del Diavolo. E pensare che ieri ha compiuto 34 anni di corsa, ha il fiato per un’altra spinta. In fondo è solo nel mezzo del cammin di nostra vita. A Napoli si ritrovò già catapultato a destra nella ripresa, da ieri è sempre più certo di fare con la Juve la doppietta. Confermate le prove di 3-4-1-2 (pronto a trasformasi facilmente in 4-3-1-2 con Bastos terzino) a Formello. Anche perché guardi l’emergenza ancora più pesante e prendi subito l’ombrello: oltre Marusic squalificato, Patric ieri era assente, farà gli straordinari Parolo. Non va mai in pensione, Marco, nessuno riesce ancora a metterlo dietro al banco. Anzi, in panchina. Quella rinforzata in estate in mediana, proprio perché Parolo non poteva più tirare la carretta. Macché, questo è un highlander, ha la ricarica incorporata. Così adesso è persino pronto a lanciarsi e crossare a tutta fascia. A meno che Inzaghi all’ultimo non decida di passare al 4-3-1-2 con Patric. Parolo rimarrebbe comunque a centrocampo, a farne le spese sarebbe il diffidato Luis Alberto. Parolo non si muove dal prato al momento, almeno sino al prossimo cartellino. Perché purtroppo ne basterà appena un altro e persino lui, come Milinkovic e Immobile, finirebbe ai box a Frosinone. Pericolo giallo.
CESSIONE
Voleva ripartire dai primi 25’ del secondo tempo di Napoli, Inzaghi. Lo conferma sul campo e oggi lo ribadirà pure in conferenza alla vigilia. Eppure da ieri un affare in uscita rimette in discussione la sua guida tecnica. Perché Parolo sarà adattato a destra e ci saranno (complice la squalifica di Acerbi e l’infortunio di Luiz Felipe) soltanto Bastos, Wallace e Radu in difesa. Possibile che la prossima avversaria, la Juve potenza d’Italia e d’Europa, si possa riprendere Caceres come riserva al posto di Benatia e Inzaghi alla Lazio lo considerava al centro l’ultima scelta e quasi un fantasma sulla fascia destra? Trovato pure l’accordo economico fra Juve e Lazio: rientreranno 1,5 milioni nelle casse biancocelesti, considerato pure lo stipendio risparmiato. Se nelle prossime ore Martin supererà le visite mediche, tornerà bianconero, ma difficilmente sarà già domani avversario (oltre 60mila spettatori) all’Olimpico. Lotito e Tare sorridono per la plusvalenza ma masticano amaro, perché sul valore del giocatore a questo punto avevano ragione loro. Così Inzaghi non fa una bella figura né agli occhi del suo massimo estimatore Allegri, né delle due società e del resto dell’opinione pubblica, ma va dritto per la sua strada.
FUTURO
Ha le sue idee e le porta avanti, Inzaghi. Il problema è che fra lui e la società ci sono differenze di vedute abissali ormai da mesi. Per questo i prossimi saranno decisivi. Solo la Champions lascerà il mister sulla panchina biancoceleste, a meno che lui stesso poi non se ne vada con in mano il quarto posto. Senza quello, invece, sarebbe la società a salutarlo. Non è così indecifrabile il futuro a giugno, anzi l’orizzonte si è avvicinato ancora di più con il vuoto quasi forzato di quest’ultimo mercato. Eppure, a differenza delle ruggini emerse con Lotito, era ottimo il rapporto col diesse Tare. Ma più di qualcuno, fra radio e web, però fa notare: «Se gioca di nuovo con Parolo esterno contro la Juve l’unica spiegazione è che Inzaghi voglia farsi esonerare...». Troppo forte l’ennesimo segnale.
 
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