Lazio, un modulo per amico: Inzaghi pensa di schierare il 3-5-2 contro il Milan

Lazio, un modulo per amico: Inzaghi pensa di schierare il 3-5-2 contro il Milan
di Emiliano Bernardini
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Sabato 11 Febbraio 2017, 07:30 - Ultimo aggiornamento: 09:52
Inzaghi sa cosa dice, scegliendo il 3-5-2 per amico. Proprio quel modulo che Simone usa come ancora di salvezza nelle situazioni più complicate. Uno schieramento che gli consente al tempo stesso di non prendere decisioni impopolari nello spogliatoio e di essere più coperto. Non è un caso, infatti, che la Lazio abbia abbandonato il 4-3-3 contro le big. Due prove contro le piccole (Pescara ed Empoli). Ecco che, lunedì, Inzaghi potrebbe riproporre ancora il suo vecchio amico. La rosa gli consente qualche piccola scappatoia, ma la sfida con i rossoneri non può assolutamente essere fallita. La squadra di Montella è una diretta concorrente per l’Europa e arriva a Roma in una situazione di maxi emergenza: Paletta e Kucka squalificato e Romagnoli out per due settimane per un problema muscolare, più i lungodegenti Bonaventura, Montolivo, De Sciglio, Antonelli e Calabria. Condizioni migliori per i biancocelesti non potrebbero esserci.
 
Ma Inzaghi sa benissimo che il Milan è una squadra che non si arrende mai, basti pensare al successo in 9 contro il Bologna. O alla gara di andata quando, nonostante i rossoneri non fossero al top, vinsero lo stesso per 2-0. La difesa a 3 gli consente maggiore copertura e più tranquillità dal punto di vista psicologico. Eh sì, perché alla fine la linea dietro non è veramente mai a 3 ma piuttosto è un 3 e mezzo, quando Lulic viene utilizzato come intermedio di centrocampo e gli viene chiesto di abbassarsi o a 5 quando viene chiesto un sacrificio anche ad Anderson in fase di copertura. Un ruolo che non digerisce molto. Questo gli ha consentito, con le prime sette della classe, di conquistare ben 7 punti (vittorie contro Fiorentina e Atalanta e pareggio a Napoli) e realizzare ben cinque gol. Quando invece ha utilizzato il classico 4-3-3 ha racimolato 3 punti (contro l’Atalanta). Non è un caso, poi, che questo modulo, Inzaghi, lo abbia utilizzato contro le grandi del campionato. 

Ma dietro la tattica si nasconde anche la psicologia. Il 3-5-2 è uno schieramento che consente al tecnico biancoceleste di non fare scelte scomode che magari possono andare a ledere gli equilibri dello spogliatoio. Dopo queste 23 partite è apparso in modo lampante che Inzaghi ha dei punti fissi ai quali non rinuncia mai. In primis i senatori: Radu e Lulic. Anche Milinkovic è diventato una pedina fondamentale per lo schieramento della Lazio. Il serbo calamita tutti i palloni alti sul rinvio del portiere o sui lanci dalla difesa fa salire la squadra e poi dà anche battaglia a centrocampo. Ieri ha incantato con un favoloso gol in rovesciata in allenamento su cross di Murgia. E Keita? Simone stravede per quel monello con la cresta spesso troppo alta. Il senegalese è l’unico che dà imprevedibilità al gioco e regala il cambio di passo sulla corsia di sinistra. Difficile che il tecnico possa lasciarlo fuori, nemmeno le parole a caratteri cubitali dei tifosi scritte a Formello gli faranno cambiare idea. Ancora brucia l’andata quando lasciò fuori per un tempo lui e Anderson.

Ieri a Formello, Inzaghi ha iniziato a fare qualche prova tattica in vista della sfida di lunedì. Tutto ok per Luis Alberto, regolarmente agli ordini dell’allenatore dopo un paio di giorni di riposo per un fastidio al ginocchio. Ancora ai box, invece, Patric alle prese con una brutta influenza. Lo spagnolo al momento è l’unico indisponibile: l’infermeria si è svuotata e Inzaghi, adesso, ha l’imbarazzo della scelta. Nella seduta di ieri, nuovamente aggregato alla prima squadra Spizzichino, terzino destro classe ‘99. Confermato anche l’altro ‘99, Abukar Mohamed, unico acquisto biancoceleste nell’ultimo giorno di mercato. 
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