Lazio, un obiettivo è Vecino ma c'è anche Paloschi

Lazio, un obiettivo è Vecino ma c'è anche Paloschi
di Alberto Abbate
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Giovedì 16 Gennaio 2020, 07:00 - Ultimo aggiornamento: 09:18
Un favore restituito, sembra uno scherzo del destino. Per la Lazio spunta l’obiettivo Vecino. Colui che due anni fa (il 20 maggio del 2018) segnò di testa il 3 a 2 e tolse ai biancocelesti all’82’ dell’ultima giornata la Champions, ora potrebbe essere l’acquisto di gennaio per avere maggior certezza di riportare l’Europa che conta a Formello. L’Inter lo ha ringraziato e scaricato, l’uruguagio deve far spazio a Eriksen in nerazzurro, il Tottenham ha rifiutato nell’affare il suo inserimento. Anche il Milan ha detto no per Kessie a uno scambio. E allora il suo agente Lucci (lo stesso di Correa e da anni vicino ai biancocelesti) gli sta cercando sistemazione alla Lazio: il centrocampista è stato offerto, adesso viene valutato. Tare smentisce, ma in realtà Inzaghi lo sta pressando. Sa che il suo diesse al momento non ha intenzione di fare mercato: «A meno che non troviamo qualcosa di meglio di ciò che abbiamo». 
SCETTICISMO
E, secondo Simone, questa è l’occasione giusta perché l’Inter sarebbe disposta a privarsi del centrocampista 28enne sino a fine stagione persino in prestito con diritto (fissato a 18-20 milioni) di riscatto. Lotito dovrebbe però accollarsi per sei mesi la rimanente parte dei 2,5 milioni d’ingaggio. In società c’è scetticismo, nonostante Vecino sarebbe un’alternativa ottima per prevenire eventuali infortuni dei campioni Milinkovic e Luis Alberto, fulcro unico del gioco. La Lazio però non vuole ribloccare la crescita di Cataldi, in rosa c’è l’esperto Parolo e riemergono i soliti discorsi sull’equilibrio dello spogliatoio. Al contrario Inzaghi vuole convincere tutti che il colpo sarebbe utile non solo per il presente, ma anche per il futuro. Il tecnico considera l’urugagio ancora in grado di dare tanto (ha giocato in Europa e comunque ha 2 assist e 2 gol nel curriculum in quest’anno amaro) e si può puntare sulla sua voglia di riscatto. Sarebbe comunque un eventuale affare Champions anticipato senza spendere al momento un soldo. Un co-titolare per provare a fare subito un salto. 
ATTACCO
Su Immobile, Acerbi e Lazzari fortunatamente è stato ascoltato. Non pretende la luna, il tecnico, si sta solo guardando intorno per suggerire innesti accessibili e utili per la Lazio. In estate voleva già un altro bomber in attacco, non ha cambiato pensiero. Così, su consiglio del fratello Pippo, avrebbe chiesto Paloschi, utilizzato appena 11 volte (unico gol in Coppa Italia) da Semplici quest’anno. I rapporti con la Spal sono ottimi (si è parlato anche del prestito di Berisha, che piace pure a Verona, Brescia e Genoa), ma non sembra del tutto convinto Lotito. Il presidente preferirebbe piuttosto trascinarsi Lamin Jallow da Salerno e valorizzarlo. Inzaghi ha dato l’ok come secondo piano, perché pure contro la Cremonese Adekanye ha dimostrato d’essere propositivo, ma di non aver ancora recepito i movimenti giusti da attaccante della Lazio. Jallow invece è uno che si lancia in profondità e potrebbe essere un’alternativa migliore a Ciro e Caicedo. Potrebbe arrivare a prescindere dalla cessione dell’ex Liverpool. Escalante, centrocampista dell’Eibar che ha firmato un quadriennale nelle scorse ore dopo le visite di rito, arriverà a parametro zero solo a giugno. La Champions si gioca adesso. Ed è gennaio. 
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