Lazio, Inzaghi si affida alla voglia di riscatto di Immobile

Foto ROSI
di Emiliano Bernardini
3 Minuti di Lettura
Domenica 21 Ottobre 2018, 07:30
Ieri un colpo di tacco, anzi il colpo di tacco scolpito a caratteri indelebili nel grande libro del calcio. Oggi il colpo basso a Ciro Immobile. Roberto Mancini, la Lazio e il Parma storie che s’intrecciano anche a distanza. Quel gol, il 17 gennaio 1999, mandò in paradiso i tifosi laziali, l’esclusione del bomber biancoceleste nell’ultima sfida dell’Italia contro la Polonia li ha mandati su tutte le furie. Ciro is on fire. E’ stato il cannoniere della scorsa stagione e quest’anno ha fatto 5 centri in 8 gare di campionato. E’ il principe biancoceleste ma fatica ad esserlo anche in azzurro. Il ct non lo vede. O meglio non lo considera l’attaccante giusto per la sua Italia. L’esatto opposto di quello che pensa Simone Inzaghi: «Un giocatore come lui lo farei giocare sempre. Però c’è un ct, è stato chiaro Roberto, le dinamiche possono cambiare da un momento all’altro, possono cambiare le gerarchie e il modo di giocare dell’Italia. Spetta a Ciro fargli cambiare idea, è un guerriero nato, è carico, è stato il capocannoniere, senza l’infortunio a fine stagione, per quello che abbiamo creato, avrebbe gareggiato fino alla fine per la scarpa d’oro. L’ho ritrovato bene, le gerarchie poi cambiano anche in azzurro». Questo pomeriggio guiderà la sua Lazio. Ha promesso una doppietta. Un messaggio a Mancini e un coccola per Inzaghi, alle prese con un paio di dubbi di formazione. Simone non si fida del Parma (l’ex romanista Gervinho non è stato convocato) che insegue a -2 e cerca il sorpasso in classifica.

SPALLA CERCASI
Il 3-5-2 è imprescindibile come Immobile, che non conosce ancora il suo partner d’attacco. Il ballottaggio tra Luis Alberto, Correa e Caicedo è aperto. “El Tucu”, squalificato in Europa League, è favorito per giocare dal primo minuto. «Migliora giorno dopo giorno» e ha lavorato bene nelle ultime due settimane. Caicedo ha già dimostrato di integrarsi a meraviglia con Ciro, mentre Don Luis, tornato biondo, non vede l’ora di dimostrare di non essere sparito. La pubalgia non c’è più e ora “El Mago” vuole riprendersi il posto. «Stanno tutti bene» rivela il tecnico. Sulla corsia, destra, invece, Patric, utilizzato col contagocce, sostituirà Marusic, preservato in vista del Marsiglia. Con l’esclusione di Basta dalla lista per la Serie A, l’ex Barcellona diventa l’unica alternativa al montenegrino. Leiva confermato in regia con Parolo e Milinkovic sulle mezzali. A Lulic il compito di correre sull’out di sinistra. Al centro della difesa Acerbi, che «fin quando farà queste prestazioni giocherà» senza pensare ai record (l’ex Sassuolo con 128 insidia le 162 presenze consecutive di Javier Zanetti). Radu a sinistra, in odore di rinnovo, e Luiz Felipe a destra completeranno la difesa. Invasione d’amore al Tardini: saranno oltre 4 mila i tifosi biancocelesti che proveranno a spingere la Lazio sempre più in alto. Un’invasione d’amore sulla via della Champions.
© RIPRODUZIONE RISERVATA