Lazio, Inzaghi: «Immobile in panchina in Nazionale? Io lo farei giocare sempre»

Lazio, Inzaghi: «Immobile in panchina in Nazionale? Io lo farei giocare sempre»
di Valerio Cassetta
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Sabato 20 Ottobre 2018, 14:57
Vincere contro il Parma per continuare il sogno Champions. Simone Inzaghi è concentrato sulla trasferta con i gialloblù. Alla vigilia del match del Tardini il tecnico ha parlato in conferenza stampa nel centro sportivo di Formello:

Settore ospiti sold out. «Senz’altro è una spinta in più per noi. In due anni e mezzo, da quando sono qui, abbiamo sempre avuto un sostengo incondizionato. Domani saranno tantissimi i tifosi a Parma e saranno uno stimolo in più. Affronteremo una squadra in un ottimo momento».

Tour de force. «Le partite sono tutte importanti. E’ successo prima della sosta, ora abbiamo sei partite prima della nuova sosta. Il calendario è impegnativo. Sto facendo ancora valutazioni per la gara di domani. Non ho avuto tutti a disposizione, ma per la maggior parte li ho recuperati martedì. L’ultimo a rientrare è stato Bastos».

Immobile. «Parto dal presupposto che uno come Immobile lo farei giocare sempre. C’è un Ct, Roberto Mancini, che è stato chiaro: «Le dinamiche possono cambiare». Possono cambiare le gerarchie e il modo di giocare. So che lo troveremo ancora più motivato, è un guerriero, è partito col piede giusto, è stato capocannoniere. Lo scorso anno senza infortunio avrebbe gareggiato per la scarpa d’oro. Ha lavorato bene e le gerarchie possono cambiare da una partita all’altra»

Attacco. «Chi sarà il partner di Immobile tra Correa, Luis Alberto e Caicedo? Ho tre giocatori che stanno tutti bene. Caicedo non lo scopro adesso e l’ho sempre tenuto in considerazione, anche se ha tanta concorrenza. Correa di giorno in giorno migliora sempre, è generoso e si mette a disposizione. Luis lo scorso anno stato tra i più importanti, è tornato a pieno regime da martedì. Mi tengo questo dubbio e lo scioglierò domani».

Momento. «Le prossime partite non possono indirizzare il campionato, ma sono sei match importanti. Tre in casa e tre in trasferta. Andata e ritorno con il Marsiglia, ma il pensiero è per il Tardini di Parma».

Rosa. «Lukaku ha lavorato bene ed è stato inserito nella lista. E’ stato molto importante in passato, poi un problema ai tendini lo ha limitato. Migliora di giorno in giorno e ricomincerà ad assaporare la convocazione domani».

Difesa. «Con Acerbi non ho mai parlato dei numeri e dei record delle presenze. Nella difesa a tre dietro ad Acerbi c’è Ramos, che è l’unico che può fare il centrale, oltre a Wallace. Devo guardare di volta in volta, finché Acerbi mi garantirà prestazioni lo metterò in campo. Non penso ai record».

Don Luis. «Luis Albero è come la Lazio. Ha abituato tutti troppo bene. Ci si dimentica che ha fatto gol vittoria contro il Frosinone e contro l’Apollon Limassol. Ci si aspetta tanto da lui e da noi».

Corsie esterne. «Sulla sinistra abbiamo Lulic che ha la fortuna di essere ambidestro ed è più offensivo rispetto al Marusic, al Patric e al Basta della situazione. Dovremo cercare di attaccare di più a destra».

Armi in più. «Berisha? Sono contento di lui. Lo abbiamo perso per due mesi, è tornato bene. Ha messo minuti nelle gambe con la sua nazionale. Sarà molto utile».

Avversario. «Il Parma è la sorpresa numero uno del campionato, con un ottimo tecnico che conosco molto bene e a cui farò i complimenti. Ho visto dei gol manovrati, come quello di Siligardi al Genoa».

Insidie. «Gervinho? Se darà delle garanzie, lo faranno giocare. E’ un ottimo elemento come Inglese, ma il Parma senza di loro ha fatto già bene a Genova. Dovremo fare partita attenta e di squadra. Sono difus».

Consigli a Ciro. «In questi cinque-sei giorni l’ho visto bene Immobile, era concentrato. Le gerarchie e i giudizi possono cambiare. Ciro dovrà dimostrare di meritare ancora la maglia della Nazionale».
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