Felipe Anderson ad un bivio: rinnovo o addio Lazio

Felipe Anderson ad un bivio: rinnovo o addio Lazio
di Daniele Magliocchetti
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Giovedì 24 Maggio 2018, 07:30
Croce e delizia. Da sempre. In campo, ovviamente, spesso riesce a fare meraviglie, e quest’anno, dopo un avvio faticoso per via dell’infortunio, è riuscito ad alternare prestazioni importanti, quasi da vero top-player, ad altre un po’ disarmanti. Ora davanti a Felipe Anderson c’è un bivio: restare alla Lazio con la testa giusta e, se necessario, anche mettersi in discussione, con la possibilità di non partire titolare, oppure prendere un’altra strada lontano dalla Capitale. 
La società, dopo un ciclo di cinque anni durante il quale ci sono state cose eccellenti ma pure altre negative, s’interroga sul futuro del brasiliano, soprattutto per evitare un altro caso de Vrij. Pipe, infatti, ha il contratto in scadenza nel 2020, due anni che sembrano lontani ma in realtà nel mercato sono vicinissimi, anche perché adesso può avere una valutazione intorno ai 40 milioni di euro, forse anche qualcosa di più, ma a giugno del 2019, ovvero ad un anno dalla scadenza, questo valore potrebbe essere addirittura dimezzato.
AMORE E ODIO 
All’interno dello spogliatoio, Felipe è ben voluto, ha un ottimo rapporto con tutti. E’ vero che nell’ultimo anno ha perso due amici importanti, quali sono Keita e de Vrij. Quindi anche per lui non è stato e non sarà semplice, nonostante abbia un bel feeling con i brasiliani come Luiz Felipe, Wallace e Leiva. Di dubbi ce ne sono pure da parte sua, per non parlare dell’allenatore. 
Quanto è accaduto ad inizio 2018 tra il fantasista e il tecnico è storia nota, ma i due hanno ricucito, con il trequartista che ha capito d’aver sbagliato. Qualcosina però è rimasta, Inzaghi lo stima ma al tempo stesso non comprende e, forse non sopporta più, alcuni black-out durante la partita. Il carattere da campione e la costanza nonsono mai usciti fuori del tutto. A Crotone, il tecnico non gli ha perdonato il contrasto perso e la corsa isolata di Martella verso la porta per il gol di Simy, tanto che a fine partita l’ha redarguito senza tanti fronzoli. 
La certezza è che il prossimo anno Inzaghi insisterà sul 3-5-1-1 con Luis Alberto e Immobile titolari inamovibili, poi sarà il terreno di gioco e la forma a decidere le gerarchie. La base di partenza però sarà questa. La Lazio e Inzaghi vorrebbero tenerlo, anche perché più giocatori di qualità ci sono, meno ci sarà bisogno di andare sul mercato per rinforzare e rendere più competitiva la rosa. Una delle condizioni che il brasiliano deve però accettare è il ruolo all’interno della squadra, oltre a rinnovare il contratto. Lotito e Tare hanno già chiesto ai procuratori (gli stessi che guarda caso stanno portando avanti la mediazione per Eder Militao col San Paolo) un incontro a breve. La volontà di trovare un’intesa pare ci sia, ma al momento si partirebbe da richieste d’ingaggio più alte del previsto. 
STIPENDIO E OFFERTE
Il biancoceleste percepisce uno stipendio di 1,4 milioni di euro più bonus, con un contrato di altri due anni. Per restare chiederà di sforare i due milioni, ma Lotito non appare propenso. Kia Joorabchian e Giuliano Bertolucci potrebbero arrivare nella capitale la prossima settimana, anche per la trattativa legata a Eder Militao, e discutere del rinnovo di Pipe. 
Ma potrebbero anche portare alla Lazio qualche offerta di altri club per il giocatore. In Italia piace al Napoli, non dispiace al Milan, mentre altri interessi ci sono in Inghilterra (timidi), Francia e Spagna, con Siviglia e Valencia avanti a tutte. Ci sarebbe anche un’ipotesi in Cina, dove verrebbe ricoperto di milioni, ma non appare praticabile, considerato che il giocatore, semmai dovesse lasciare la Lazio, vorrebbe restare in Europa. 
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