Lazio, Inzaghi: «Con il Celtic non decisiva, ma importante»

Lazio, Inzaghi: «Con il Celtic non decisiva, ma importante»
di Valerio Cassetta
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Mercoledì 23 Ottobre 2019, 20:00 - Ultimo aggiornamento: 20:45

Vuole ripartire dal secondo tempo contro l’Atalanta, Simone Inzaghi. Il tecnico della Lazio, alla vigilia del match con il Celtic di Europa League, ha parlato in conferenza stampa da Glasgow:

Momento. «Si è parlato tanto della partita di sabato, abbiamo dimostrato carattere, è successo spesso. A Bologna, al derby, con l'Atalanta, abbiamo dimostrato di avere carattere. Mi prendo il secondo tempo, m abbiamo analizzato il primo. Solitamente le partite le approcciamo bene. Sabato ci abbiamo messo del nostro. Anche l'Atalanta ha meriti. Noi dovevamo fare meglio. Il Celtic corre tantissimo, ha spirito ed è dotata tecnicamente. Da parte nostra dovremo fare una grande gara. Qui in casa il Celtic è molto temibile».

Ambiente. «L'anno scorso in Europa League hanno passato brillantemente il girone. Poi hanno perso col Valencia ai sedicesimi, gli spagnoli sono arrivati in semifinale. Hanno un meraviglioso pubblico che li trascina, normale che con 60mila tifosi alle spalle l'atteggiamento e la prestazione cambiano quando si gioca in casa».

Esterni. «Da Lazzari e Jony mi aspetto che facciano una grande gara. Sono ottimi giocatori e professionisti, si allenano molto bene, stanno cercando di entrare nei nostri meccanismi. Sono contento della loro stagione. Abbiamo avuto vari esempi, gli stranieri soprattutto hanno bisogno di tempo per l'ambientamento. Dobbiamo andarci cauto. Ma per migliorare abbiamo bisogno che i nuovi si integrino il prima possibile. Noi dovremo avere personalità, loro pressno molto e sono organizzati, la squadra rispecchia il proprio allenatore, ha creato un ottimo feeling col gruppo. Alcuni momenti soffriremo, dovremo abbassarci. Altri dovremo imporre il nostro calcio».

Girone. «No, ma molto molto importante perché poi ne mancheranno solo 3. Dovremo vedere il doppio confronto tra Cluj e Rennes come finirà. Però sarà determinante per il girone. In questi ultimi due anni abbiamo vinto tutte e due le gare col Nizza, così come con il Marsiglia. Ci siamo qualificati sempre senza problemi. Ora sappiamo che abbiamo perso la prima in Romania».

Turnover. «Ho guardato solo il Celtic. Sabato è stata una partita dispendiosa, sabato i livelli di fatica erano più alti del solito. Abbiamo avuto comunque un giorno in più per recuperare. Cercheremo di fare una grande gara. Poi domenica sera giocheremo a Firenze, siamo abituati, sappiamo che è dispendioso a livello fisico e mentale. Abbiamo voluto l'Europa a tutti i costi, avremmo voluto la Champions. Ora cercheremo di onorare al massimo la competizione senza fare conti e pensare alla Fiorentina, al Milan o al Torino».

Notte europea. «Credo sia bellissimo per i miei giocatori, ne ho fatte parecchie così da calciatore, scendere in campo con una cornice così sarà bello per i miei ragazzi. Ci saranno delle difficoltà».

Competizione. «Penso che sia una questione di cultura e tradizioni. Abbiamo giocato la prima in Romania, c'erano 13mila persone, domani 65mila. Col Rennes 10-15mila sono pochi, è un andazzo così, non dovrebbe esserlo. Domani sarà una bellissima atmosfera, per ogni giocatore giocare al Celtic Park credo sia il massimo».

Razzismo. «Da parte della Lazio è sempre stata combattuta ogni forma di razzismo. Domani non ci saranno problemi, sarà una bella partita da vivere».

Avversari. «Cosa penso di Edouard? Un ottimo giocatore. Anche i centrali sono fisici, hanno un ottimo portiere che ha fatto il titolare in Premier, due terzini di spinta. Hanno perso l'ultimo preliminare per il tabellone di Champions. Sono attrezzati, dovremo fare una grande gara, è nelle nostre corde».

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