Lazio, gli otto giorni che vanno vissuti da big

Lazio, gli otto giorni che vanno vissuti da big
di Daniele Magliocchetti
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Venerdì 17 Gennaio 2020, 07:30 - Ultimo aggiornamento: 08:16
Otto giorni per superare le prime vere difficoltà, anche se Inzaghi di facciata conserva la massima serenità. La Samp domani, il Napoli martedì e la Roma domenica, questo dice il ruolino di marcia. La Lazio ha battuto la Cremonese e sono stati anticipati i quarti di Coppa Italia dalla Lega. Meno male che in campionato sorride la classifica dopo la decima vittoria consecutiva. Perché ora il calendario, gli infortuni, le diffide e le squalifiche mettono la Lazio a dura prova. Ieri c’erano i gregari Marusic (lungodegente al quadricipite) e Cataldi (lesione di primo grado al polpaccio, 15-20 giorni out) in Paideia, oggi forse farà un provino Correa. L’argentino è alle prese con una brutta contrattura, Inzaghi lo terrà di nuovo a riposo con la Sampdoria e spera di riaverlo al top per la stracittadina. Caicedo ha smaltito l’influenza e, al fianco del solito Ciro, garantisce ormai la massima affidabilità. Eppure adesso bisogna recuperare il miglior Correa perché davanti mancano i suoi scatti, che potrebbero essere decisivi sopratutto domenica prossima contro la Roma. Dove Inzaghi però trema sopratutto per la difesa: un giallo a Radu e Acerbi e la Lazio si ritroverà (Vavro è appena rientrato e non è in condizione) senza retroguardia. Entrambi sono in diffida, dovranno mantenere i nervi saldi ed evitare la squalifica. La stessa che invece contro la Samp sconterà Lulic, al suo posto primo bis stagionale per Jony sulla fascia sinistra. 

FORMAZIONE 
Rientrerà Lazzari a destra, per entrambi gli esterni Patric – fresco del primo gol con la maglia biancoceleste - rimane l’unica alternativa. Eppure Inzaghi ieri lo ha provato tutto il tempo come terzo davanti a Strakosha. Luiz Felipe (diffidato in Coppa Italia) trema perché lo spagnolo potrebbe soffiargli il posto in questa partita. L’allenatore biancoceleste teme che la Samp di Ranieri possa chiudersi a riccio per cercare solo la ripartenza, per questo vorrebbe maggior spinta da dietro per arrivare nella porta avversaria. Con le “piccole” è una strategia consolidata e ieri studiata in un’ampia seduta video con tutta la squadra. Simone ha fatto un discorso, vuole l’undicesimo successo che gli farebbe superare ogni altro tecnico della Lazio nella storia. Vuole un regalo dai suoi ragazzi per festeggiare la sua centesima panchina: arrivare al derby a 10 potenziali punti (c’è da recuperare il match col Verona) di distanza da Roma e Atalanta. 

COPERTA 
Adesso bisogna ingranare la quinta, prima che la coperta rischi di diventare corta. Il mercato latita e Inzaghi sa di dover continuare a inventarsi sempre qualcosa. Il problema è che da alcune riserve sono arrivate risposte negative anche in Coppa. Berisha rimane un pesce fuor d’acqua, Adekanye davanti deve ancora imparare i movimenti giusti di una punta. Per questo il tecnico, nelle gare che contano, deve affidarsi ai soliti noti per forza. A centrocampo domani giocherà il trio delle meraviglie, Milinkovic e Luis Alberto al fianco di Leiva. Meno male che sono rimasti a riposo nell’ultima sfida, Simone li ha preservati per questa prima tosta volata. 
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