Lazio, Romero: «Dopo il gol ho ripensato a tutto il mio passato. Sfrutto al massimo i minuti che mi dà Sarri»

L'argentino si racconta: «Quando giocavo meno tornavo a casa e andavo a correre. Non parlo molto con Sarri ma è sempre pronto a darmi consigli»

Lazio, Romero: «Dopo il gol ho ripensato a tutto il mio passato. Sfrutto al massimo i minuti che mi dà Sarri»
di Valerio Marcangeli
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Venerdì 18 Novembre 2022, 15:38

Nel giorno del 18esimo compleanno, la star di Formello è senza dubbio Luka Romero. Niente allenamento in mattinata per l'argentino e torta con compagni e staff tecnico nel centro sportivo. Dopodiché anche l'intervista ai canali ufficiali della Lazio per il giovanissimo talento che ancora non sta nella pelle dopo il gol al Monza: «Prima della gara ero in camera con Pedro e non riuscivo a prendere sonno. Poi mi sono passati per la testa tutti i momenti che ho vissuto da piccolo, ho pensato alla famiglia, poi vedere tutto lo stadio così è stata una grande emozione». Primo pensiero dedicato ai suoi cari: «A mio padre è sempre piaciuto giocare a calcio, ha smesso di giocare perché è venuto qua per me, altrimenti avrebbe continuato. Giocava a centrocampo. Faccio gli auguri anche al mio gemello Tobias».

L'adattamento e l'esordio da titolare

Gli ci è voluto un po' di tempo per adattarsi alla nuova realtà: «Quando sono arrivato è stato difficile capire la lingua, ma la squadra mi ha accolto bene. Questa per me è stata la cosa più importante e ora mi sento bene come stavo a Maiorca». Sull'attitudine negli allenamenti: «Penso che quando hai la possibilità di giocare devi allenarti pensando che arriva il tuo momento, altrimenti non dai il massimo. Io ho sempre fame di giocare, me l’ha trasmessa mio padre. Quando giocavo meno tornavo a casa e andavo a correre». Sull’esordio da titolare a Torino: «Non pensavo di partire dal 1' però ero preparato e quando me lo hanno detto è stato bello, anche se ovviamente ero molto nervoso. Era la prima volta, perlopiù in uno stadio come quello della Juventus».

Obiettivi, compagni di club e Argentina

Poi sugli obiettivi: «Stiamo bene, abbiamo fatto bene finora, ma dobbiamo proseguire così perché il campionato è ancora molto lungo», e il rapporto con Sarri: «Non parlo molto con lui, però quando mi alleno mi dà molti consigli». Sui compagni: «Siamo un gruppo molto unito e forte. Sorridiamo sempre e questa è la cosa più importante in uno spogliatoio». Un pensiero anche sul Mondiale e l'Argentina: «Il Mondiale è difficile da vincere perché ci sono molte squadre forti, però l’Argentina viene dalla vittoria della Copa America, ha un gruppo buono e molto allegro, perciò penso che farà molto bene. Anche la Sub-20 ha un gruppo ottimo con Soulé, Garnacho e Carboni. Da piccolo mio padre mi faceva vedere i video di Veron». L'idolo però resta Messi: «È stata un’emozione grandissima conoscerlo. Averlo visto in campo è stato impressionante. Ai tempi del Maiorca in Liga mi sono vergognato di chiedergli una foto, era la prima volta che andavo negli spogliatoi».

Sui tifosi e sul talento

Sui gusti a tavola: «La pasta è molto buona qui in Italia. In Spagna invece fanno molto bene il prosciutto». Sui tifosi e sul talento: «Io sento che quando entro in campo la gente mi vuole e li ringrazio per questo, fanno così da quando sono arrivato. Quando siamo a Formello mi fermano sempre all’entrata e questa cosa mi piace. Talento? Io ancora non ho fatto nulla e poco a poco sto trovando spazio. Sono molto tranquillo e nei minuti che mi dà Sarri cerco di dare il massimo».

Infine sul programma delle prossime settimane: «Ora andrò a Maiorca e continuerò ad allenarmi per restare in forma. Noi dobbiamo continuare a lavorare così, pensando partita per partita puntando a vincerle tutte».

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