Lazio-Inter oltre la Champions: all'Olimpico si gioca per lo scudetto

fotonotizia ROSI
di Emiliano Bernardini
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Domenica 16 Febbraio 2020, 07:30
Il destino è spesso strano, imprevedibile, beffardo. Due anni fa Lazio e Inter si ritrovarono di fronte proprio qui all’Olimpico per giocarsi l’ultima chance Champions. La colsero i nerazzurri al termine di una battaglia fatta di colpi bassi e tradimenti. Dopo 636 giorni dopo il big match si ripropone con una nuova veste. C’è uno scudetto in palio. Inutile negarlo. Inutile continuare a ribadire che la Champions sia il vero obiettivo. Gli ingredienti per assiste ad un altro duello senza esclusione di colpi ci sono tutti. C’è l’ex De Vrij che torna all’Olimpico per la prima volta dopo quella sciagurata notte. Lo accoglieranno i fischi. C’è anche l’altro ex Candreva, non così odiato ma di certo l’accoglienza non sarà delle migliori. E poi ci sono soprattutto loro due: Inzaghi e Conte. Il bello e il cattivo. L’enfant prodige e il campione navigato. Simone cerca vendetta, chiaramente sportiva. Antonio va a caccia di uno scalpo per la collezione da esibire ai suoi detrattori. I due si troveranno di fronte per la seconda volta in carriera. All’andata la spuntò Conte grazie ad un gol di D’Ambrosio bravo a sfruttare una incertezza di Jony. Che poi conti alla mano è anche l’ultimo ko dei biancocelesti in campionato. Parliamo di cinque mesi fa. A fare da cornice alla sfida scudetto ci sarà un Olimpico d’altri tempi. Previsti circa 60 mila spettatori. Uno show iniziale introdurrà lo spettacolo del campo. Non c’è dubbio che sarà una gara scintillante. Si affronta il secondo miglior attacco del campionato contro una delle migliori difese.

IL PATER FAMILIAS
I biancocelesti arrivano all’appuntamento clou con la testa libera, con la leggerezza di chi sa che non ha nessun obbligo di vincere il campionato. E questo, unito al fatto che gioca una sola partita a settimana, potrebbe risultare l’elemento determinante per la corsa finale. «Sì, è una gara scudetto ma per noi non è una ossessione» rimarca Inzaghi. Come in ogni vigilia importante è arrivato puntuale anche il sostegno del presidente Lotito: «Questa è la partita clou. Mi auguro che la squadra scenda in campo a viso aperto, con la voglia di dimostrare di non abbassare lo sguardo di fronte a nessuno e soprattutto mantenga questo profilo di umiltà e di spirito di sacrificio». L’Olimpico a Conte riporta alla mente solo dolci ricordi: dal successo in Champions con la Juve nel 1996 alla vittoria contro la Roma che lo avvicinò a quota 100 punti nel 2014. Il successo feroce nel derby ha dato tantissima forza all’Inter che arriva a Roma con l’unico obiettivo di vincere. «Una partita tra due outsider, sarà una gara molto complicata» sottolinea al tecnico cercando di togliersi l’etichetta di favorito. 

QUANTI DUELLI
Tanti i duelli che decideranno la sfida di questa sera. In primis in attacco dove c’è il gioco delle coppie: Caicedo-Immobile, la più prolifica d’Europa con Ciro che non ha mai segnato in campionato ai nerazzurri con la maglia della Lazio. Di là il duo Lukaku-Lautaro. Sfida centrale con l’ex De Vrij e Acerbi. Duelli determinanti anche sulle corsie esterne. Chi vince non si cuce certo lo scudetto sul petto ma dà un segnale molto grande alle avversarie.
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