IL PATER FAMILIAS
I biancocelesti arrivano all’appuntamento clou con la testa libera, con la leggerezza di chi sa che non ha nessun obbligo di vincere il campionato. E questo, unito al fatto che gioca una sola partita a settimana, potrebbe risultare l’elemento determinante per la corsa finale. «Sì, è una gara scudetto ma per noi non è una ossessione» rimarca Inzaghi. Come in ogni vigilia importante è arrivato puntuale anche il sostegno del presidente Lotito: «Questa è la partita clou. Mi auguro che la squadra scenda in campo a viso aperto, con la voglia di dimostrare di non abbassare lo sguardo di fronte a nessuno e soprattutto mantenga questo profilo di umiltà e di spirito di sacrificio». L’Olimpico a Conte riporta alla mente solo dolci ricordi: dal successo in Champions con la Juve nel 1996 alla vittoria contro la Roma che lo avvicinò a quota 100 punti nel 2014. Il successo feroce nel derby ha dato tantissima forza all’Inter che arriva a Roma con l’unico obiettivo di vincere. «Una partita tra due outsider, sarà una gara molto complicata» sottolinea al tecnico cercando di togliersi l’etichetta di favorito.
QUANTI DUELLI
Tanti i duelli che decideranno la sfida di questa sera. In primis in attacco dove c’è il gioco delle coppie: Caicedo-Immobile, la più prolifica d’Europa con Ciro che non ha mai segnato in campionato ai nerazzurri con la maglia della Lazio. Di là il duo Lukaku-Lautaro. Sfida centrale con l’ex De Vrij e Acerbi. Duelli determinanti anche sulle corsie esterne. Chi vince non si cuce certo lo scudetto sul petto ma dà un segnale molto grande alle avversarie.
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