Lazio, Immobile: «Quando smetterò molti si renderanno conto di ciò che ho fatto»

L'attaccante parla anche di Dortmund e Siviglia

Lazio, Immobile: «Quando smetterò molti si renderanno conto di ciò che ho fatto»
di Valerio Marcangeli
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Mercoledì 24 Agosto 2022, 12:50 - Ultimo aggiornamento: 24 Febbraio, 04:25

Mentre la Lazio prosegue con la preparazione della sfida contro l'Inter, a prendersi la scena ci pensa il solito Ciro Immobile. Il bomber biancoceleste ovviamente agirà al centro del tridente di Sarri dopodomani sera, ma intanto ha parlato a cuore aperto a Dazn per la sezione "Heroes" all'ex compagno di stanza Marco Parolo. Tante risate e qualche sassolino dalla scarpa tolto, soprattutto sulle critiche subite con la maglia della Nazionale: «I miei detrattori? Ci sono varie opinioni, non di tutti, che a volte mi fanno pensare. A volte mi fanno fare una risata, altre volte mi fanno arrabbiare. Ma alla fine, come mi dicono tutte le persone che mi vogliono bene, credo che quando smetterò di giocare tutti si renderanno conto veramente di ciò che ho fatto».

La Lazio ci prova con il solito Immobile ma a Torino non va oltre lo 0-0

Lazio, Immobile: «Già mi immagino il gol prima di farlo»

Un messaggio chiaro dal numero 17 della Lazio che in due partite ufficiali ha segnato un gol: «Ne ho fatti tanti di istinto soprattutto quando ero più giovane. Già penso al gol prima di averlo fatto, nel senso che so dove va a finire la palla, so dove voglio metterla, come se lo immaginassi già durante l'azione, sapendo come potrebbe finire». Il gol al centro di tutto, ma ora Ciro pensa anche alla squadra: «Prima andavo in campo con il solo pensiero segnare, mentre adesso voglio aiutare la squadra, ma questo fa parte di un percorso di crescita». Un crescita che in passato ha portato anche a momenti di tensione come la lite con Inzaghi nel 2019: «In Lazio-Parma di quella stagione ho fatto un errore io, ho sbraitato dopo la sostituzione perché volevo giocare.

Poi nei giorni successivi il mister mi ha detto che non se l'aspettava da me. C'era rimasto un po' male, ma dopo il gol col Genoa sono andato ad abbracciarlo ed è passato tutto».

Immobile sul passato e sui diretti concorrenti per la classifica marcatori

Non è mancato nemmeno un pensiero sulle esperienze pre Lazio, come Dortmund e Siviglia su tutte: «Probabilmente avrei voluto un pò più di tempo a Dortmund, lì mi sentivo veramente bene nei primi sei mesi. A Siviglia non mi sono preso con l'allenatore, nell'arco di una carriera può capitare. Invece in Germania si poteva fare sicuramente qualcosa in più». Infine un bilancio sui diretti concorrenti per la classifica cannonieri: «Lukaku farà dai 20 ai 25 gol. Vlahovic più di 20 sicuro. Zapata e Muriel tra i 25 e i 30 insieme, mentre Giroud, Origi e Rebic penso tra i 30 e i 35. Osimhen mi piace tanto, dico un numero esatto: 19. Lautaro tra i 13 e i 18, Abraham tra i 15 e i 20. Immobile? Per adesso uno (ride, ndr)».

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