Lazio, Immobile: «Nazionale? Io non mollo». Sarri: «Qui mi trovo benissimo. Vediamo l'idea di Lotito»

Lazio, Immobile: «Nazionale? Io non mollo». Sarri: «Qui mi trovo benissimo. Vediamo l'idea di Lotito»
di Valerio Marcangeli
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Domenica 10 Aprile 2022, 15:22 - Ultimo aggiornamento: 11 Aprile, 15:30

Immobile show a Marassi. Ciro torna a sorridere rifilando una tripletta al Genoa. Il capitano della Lazio supera in un solo colpo Vlahovic e Boniperti e dopo il triplice fischio si toglie qualche sassolino dallo scarpino: «Le critiche fanno parte di questo sport quando però restano critiche. Quando invece si inventano cattiverie è ovvio che mi butto giù. Io sono più che dispiaciuto per il derby e la figuraccia con la Nazionale, ma ho le stesse responsabilità di chiunque altro ha partecipato. Non si può puntare il dito su una sola persona». Nazionale sulla quale Sarri si è espresso, ma il numero 17 difficilmente sembra avere le idee chiare al momento: «Io non mi tiro mai indietro come sempre fatto in carriera. Sinceramente ora punto a finire bene il campionato e a raggiungere obiettivi con la Lazio. Poi vedrò».

Immobile: «Difficile vincere la classifica cannonieri. Ringrazio lo staff, i compagni e la mia famiglia»

Obiettivi tra i quali ovviamente c’è il quarto titolo di capocannoniere in carriera: «Vlahovic sta facendo un grande campionato perciò sarà difficile come sempre vincerlo.

Il mister e i compagni mi mettono nelle condizioni di avere certi numeri. Il merito va a loro e alla mia famiglia che mi è stata molto vicino nell’ultimo periodo. Queste sono le cose importanti». Soddisfazione nelle parole del capitano della Lazio per quello che sta esprimendo la squadra: «Quello di oggi è uno step di crescita che ci serve. Ora stiamo esprimendo il gioco che vuole il mister, ci serve solo continuità. Ci stiamo divertendo e stiamo facendo divertire la gente». C’è tempo infine anche per un aneddoto sulla settimana passata con Sarri: «In settimana ci siamo divertiti col mister perché dopo la partita col Sassuolo ero passato da attaccante a trequartista e lui mi ha detto di non diventare troppo diverso da quello che sono (ride, ndr)».

Sarri: «Mi dicono che sono integralista, ma non è così. Derby? Lo ricordo sempre ai ragazzi»

Sarri che si gode il poker domenicale nel post gara: «Partita non perfetta, ma buona. Sapevamo che i primi 15 minuti sarebbero stati duri. Loro sono difficili da affrontare poiché hanno intensità, aggressività e giocano molto con palle lunghe, bastava allungarsi un metro per soffrire». Vittoria numero 150 in carriera nei massimi campionati per il Comandante che ancora non digerisce la sconfitta nel derby: «Ultimamente in trasferta stiamo facendo bene. Nelle ultime sei abbiamo fatto quattro vittorie, un pareggio e purtroppo abbiamo perso il derby. Quello non dovevamo perderlo, lo ripeto sempre ai ragazzi per evitare gli stessi errori». Il tecnico torna anche sul concetto del “Sarri integralista” in merito ai grandi numeri di Immobile: «È chiaro che le caratteristiche di un attaccante che fa 30 gol all’anno sono determinanti per scegliere il nostro stile di gioco. Ronaldo l’anno con più gol in Italia lo ha avuto con me. Hazard stesso discorso nel Chelsea con me. Questo significa che io metto la squadra a disposizione di questi giocatori. Poi dicono che sono integralista».

Sarri: «Futuro? Per ora penso alla sfida col Torino. Io in questo ambiente ci sto benissimo»

C’è spazio anche per i singoli nelle considerazioni dell’allenatore biancoceleste. Prima per Lazzari: «Quando i giocatori fanno queste cose il merito è loro. Lui non si è trincerato nel pensiero “sono un quinto”, ma si è dato da fare e questi sono i risultati. Poi uno con quell’accelerazione può fare grandi cose». Poi per Felipe Anderson: «Se giocasse sempre al 100% penso che non sarebbe né alla Lazio né in Italia, ha qualità fisiche e tecniche importanti. Ha dei momenti in cui si assenta tanto che quando gli faccio rivedere la partita gli dico “qui stai facendo il guardalinee” (ride, ndr). Parlando con i ragazzi che ci hanno giocato in passato mi dicono che è migliorato molto, ha meno bassi rispetto a prima. Spero di fargli tirare fuori il 100% prima o poi in carriera perché se non lo facesse ne sarei dispiaciuto visto che ci vedo qualcosa di importante». Infine spazio per il futuro: «Il futuro è la prossima partita col Torino perché questa è una squadra a cui bisogna stare dietro. Troppo spesso ci ha abbandonato nei momenti positivi e mi concentro su questo. Se troviamo continuità possiamo fare cose importanti. Ora tutte le mie energie sono dedicate a questo, poi vediamo che idee ha il presidente Lotito. La mia idea? Io l’ho sempre espressa. Mi trovo molto bene, è un ambiente particolare che quando ci sei dentro ti accorgi che i luoghi comuni che vengono dall’esterno sono finti. Qui ci sono persone straordinarie con le quali mi trovo benissimo».

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