Lazio, Radu fuori un mese. Immobile unica gioia

Lazio, Radu fuori un mese. Immobile unica gioia
di Alberto Abbate
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Mercoledì 7 Ottobre 2020, 07:30
Ciro fortunato. Sospiro di sollievo e tanta comprensione del giudice sportivo: solo una giornata (e 10mila euro di multa) a Immobile, espulso contro l’Inter per una manata da terra a Vidal. C’era apprensione a Formello, a questo punto non verrà presentato alcun ricorso. Stesso metro utilizzato per Sensi, mandato negli spogliatoi nel finale anzitempo. Punita la condotta antisportiva (non violenta) con il minimo, Ciro salterà soltanto la Samp dopo la sosta del campionato. Intanto si gode da star la Nations League con l’Italia e i compagni Acerbi e Lazzari, tornato a vestire azzurro dopo due anni. Sono 10 in totale i biancocelesti chiamati a rispondere alle convocazioni, che li terranno sino al 17 ottobre fuori. In realtà, solo una formalità quella di Muriqi, per ovvie ragioni: «Nonostante la grande insistenza della Federcalcio kosovara, la grande voglia del calciatore e la giusta collaborazione del club laziale, Vedat non potrà presentarsi col Kosovo nelle prossime tre partite. Il calciatore ha fatto gli ultimi test e si è capito ancora una volta che non c’è possibilità che sia pronto». L’obiettivo piuttosto è quello di rimetterlo in sesto, dopo la pausa, per la Lazio. E’ reduce da un brutto stiramento di fine agosto, è guarito dal coronavirus, deve ritrovare la forma migliore per l’esordio. Con la Samp sarebbe il momento più azzeccato, proprio alla luce della squalifica di Ciro. Nemmeno Correa sembra al top, eppure è tornato a vestire la maglia della Selecciòn e quindi sarà galvanizzato. Il partente Caicedo però alla fine è il più accreditato per almeno un posto fisso.
BUCO
Dopo il rodaggio, pure Pereira si candida al debutto. Non c’è troppa emergenza insomma in attacco. Piove piuttosto ancora in difesa sul bagnato. La Lazio ha ufficializzato Hoedt, ma ha deciso di non optare per un ultimo colpo last minute. Il problema è che dall’infermeria arriva la doccia fredda su Radu: rischia di star fuori un mese per un brutto stiramento. Il rumeno aveva voluto stringere i denti contro l’Inter, era affaticato, il flessore lo aveva avvertito. Dopo 15’ in campo ecco l’allungo deleterio e il cambio. Per Marusic solo una distorsione, tanto da esser stato convocato dal Montenegro. Discorso diverso per Vavro (anche lui chiamato dalla Slovacchia) nonostante sia tormentato da una pubalgia a tempo indeterminato. E’ assurdo che Parolo possa diventare davvero il nuovo acquisto in difesa per la Champions.
RINNOVO
Di facciata Inzaghi ha mostrato il solito atteggiamento filo-societario, anche per non fornire alibi alla squadra in futuro. Eppure non può essere davvero soddisfatto di come si è concluso il mercato. Col ds Tare ha un rapporto pazzesco, si fida delle sue intuizioni e le avalla spesso, ma stavolta gli era stato promesso ben altro. E’ impietoso il paragone con i precedenti mercati da quando Simone siede (2016) sulla panchina della Lazio. E’ come se nulla fosse cambiato rispetto al passato. Con gli uomini a disposizione è sempre riuscito a ottenere in questi anni il massimo, ma con la Champions (13 anni dopo) si sarebbe aspettato ben altro aiuto per fare il salto. Era scontento in ritiro, poi in questi giorni ha mostrato il sorriso. La verità si capirà certamente quando, nei prossimi giorni, si siederà a trattare con Lotito a un tavolino. E’ in scadenza a giugno, c’è sempre un rinnovo in bilico, i rinforzi non han dato una mano. O forse sì, dipende quanto Inzaghi pubblicamente è stato sincero. Al di là di un nodo economico (il tecnico pretende 3 milioni) che va comunque sciolto, questa squadra può di nuovo lottare per lo scudetto?
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